Attualità - 17 luglio 2025, 08:01

Treni Asti-Milano, il Comis plaude ma rilancia: “Ora si pensi alle aree interne”

L'associazione esprime soddisfazione per le sette nuove coppie di corse dal 7 dicembre, ma sollecita un impegno per riattivare le linee sospese e potenziare quelle esistenti in tutta la provincia

In seguito alla recente notizia della firma del nuovo protocollo d’intesa tra Piemonte, Liguria e Lombardia per il potenziamento dell'offerta ferroviaria, con l'introduzione dal dicembre prossimo di 7 nuove coppie di corse tra Asti e Milano, giunge la reazione del Comis (Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile), che accoglie con favore le novità ma chiede di guardare oltre.

Un traguardo definito "importante" per la città di Asti, frutto di continue sollecitazioni alle istituzioni. Secondo il Comis, l'asse con Milano via Alessandria è da sempre strategico non solo per i pendolari che si muovono per lavoro e studio, ma anche per attrarre nuovi residenti e offrire ai turisti "un modo alternativo, sicuro ed ecologico, per muoversi”.

Tuttavia, raggiunto questo primo obiettivo, per l'associazione “ora però è il momento di allargare la visione e di ripensare i collegamenti da e per le aree interne della Provincia”, attraverso lo sviluppo della rete esistente, il potenziamento delle linee attive e la riattivazione di quelle sospese. Viene apprezzato il cambio di rotta dell'amministrazione regionale, promosso dall'assessore ai Trasporti Marco Gabusi, che ha posto le basi per un cambiamento nelle abitudini di spostamento.

Il Comis si chiede perché non si possa avere la stessa comodità di viaggio offerta su Milano anche per raggiungere centri come Canelli, Nizza Monferrato, Moncalvo o Castagnole Lanze. L'obiettivo, si sottolinea, deve essere la riduzione dei divari territoriali per non creare aree di serie A e altre di serie B, in linea con le direttive del PNRR.

Viene inoltre contestata la vecchia convinzione secondo cui le linee cosiddette "complementari" avrebbero pochi passeggeri, portando come esempio positivo le riattivazioni della Asti-Alba e della Cuneo-Saluzzo-Savigliano. "Il treno è evidentemente più attrattivo dei bus ai quali dovrebbe essere affidato l’ultimo miglio", afferma il Comis, suggerendo di ispirarsi a modelli di successo italiani ed esteri.

Infine, l'associazione solleva due questioni rimaste irrisolte: il problema dei collegamenti con Bologna, per cui si sarebbe resa necessaria la presenza dell'Emilia Romagna al tavolo, e la recente notizia della possibile cancellazione della coppia di corse del Frecciabianca da e per Roma Termini. La richiesta agli amministratori è quella di avere "lungimiranza e rinnovato impegno, con una visione del futuro innovativa”, offrendo la propria collaborazione per il bene del territorio.

Redazione