Agricoltura - 22 luglio 2025, 17:20

Export agroalimentare in crisi: Coldiretti Asti lancia l’allarme sul crollo delle esportazioni verso gli USA

Lo spettro dei dazi trumpiani e il contesto economico sfavorevole frenano le vendite negli Stati Uniti. Monticone: “Serve un nuovo negoziato tra Europa e America per salvare le nostre imprese”

L’export agroalimentare italiano negli Stati Uniti subisce una brusca frenata. Secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, lo scorso mese di maggio si è registrato un calo del 10,6% delle esportazioni verso l’oltreoceano, segnando un’inversione di tendenza allarmante dopo anni di crescita. A lanciare l’allarme è Coldiretti Asti, reduce dalla partecipazione all’Assemblea Coldiretti di Roma, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del Commissario Europeo Raffaele Fitto.

A rappresentare la provincia di Asti una delegazione composta dalla presidente Monica Monticone, dal direttore Giovanni Rosso, dal vicedirettore Secondo Rabbione, dal delegato Giovani Coldiretti Alessandro Caruso, dalla presidente Terranostra Giovanna Soligo e dal presidente Pensionati Mario Raviola.

Il calo è imputabile a una serie di fattori concatenati: l’introduzione dei nuovi dazi USA al 10%, in vigore da aprile, l’inflazione in crescita negli Stati Uniti e la svalutazione del dollaro rispetto all’euro. Questa congiuntura rende i prodotti italiani meno competitivi, soprattutto quelli di alta qualità, che costituiscono l’eccellenza dell’agroalimentare nazionale.

In particolare, a maggio sono crollate le esportazioni di:

Olio extravergine d’oliva: -17%

Pomodoro trasformato: -17%

Formaggi: -4%

Solo il vino ha segnato un parziale recupero (+3%), dopo il dato negativo di aprile.

Il mercato statunitense è il secondo per importanza al mondo per l’agroalimentare italiano – spiega la presidente Monticone – e un rallentamento di queste proporzioni rischia di avere effetti devastanti sull’intero comparto. Non si tratta solo dei dazi: inflazione e cambio sfavorevole stanno giocando un ruolo determinante. È necessario ripensare ai rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti, rilanciando i negoziati”.

Anche il direttore di Coldiretti Asti, Giovanni Rosso, chiede un cambio di passo: “Serve un accordo che metta al centro le esigenze delle nostre imprese. In un momento in cui la Politica Agricola Comune è già stata colpita da tagli del 20%, e l’Europa continua a concentrare risorse sul fronte militare, le filiere agricole rischiano di essere abbandonate. Non possiamo permetterci di perdere competitività in uno dei mercati più strategici per il Made in Italy”.

Redazione