Ormai la notizia è certa: prossimamente a Torino aprirà la Crazy Pizzeria di Flavio Briatore, la ventunesima della sua catena. Ancora incertezze sulla location (alcuni danno per sicuro che sarà in zona Gran Madre o precollina) e sulla data di inaugurazione, ma l’ufficialità della notizia non manca. Dal 2019 con il primo locale a Londra, l’espansione di queste pizzerie di superlusso è stata continua. Dubai, Porto Cervo, Forte dei Marmi, Ibiza, New York solo per citarne alcune nelle città glamour del mondo.
Basta dare un’ occhiata al menù per capire di cosa stiamo parlando: si va dalla Margherita a 14 euro ai 27 euro della pizza al prosciutto, 21 euro per una salame e gorgonzola, 48 euro per quella al tartufo.
Ovviamente si è subito aperto il dibattito fra i favorevoli, i contrari e gli scettici. E c’é anche chi fa spallucce e commenta con un sonoro chissenefrega…
Per i primi, la scelta di Briatore sta a significare che Torino è diventata una delle città del lusso, dove vive un ceto di vip e benestanti, che può permettersi una pizza a questi prezzi astronomici.
I contrari, invece, ricordano come la pizza al padellino sia di casa a Torino: forse non è stata inventata proprio nel capoluogo del Piemonte, ma certamente in città ci sono centinaia di forni di altissimo livello, che ogni sera servono deliziosi e croccanti impasti al tegamino. Per non parlare dei tanti locali di stampo partenopeo che troviamo in tutti i quartieri subalpini. Quindi non c’era bisogno di un locale così glamour, che stona con il resto della città.
Quel che è certo è che per Briatore si tratta di un ritorno in patria, da quella Cuneo che lasciò alla fine degli Anni Settanta (non senza strascichi polemici) per diventare cittadino e imprenditore del mondo. Ora il ritorno in Piemonte. La terra della regina Margherita, moglie del primo Re d’Italia. Per lei i panettieri napoletani inventarono l’omonima pizza.
Chissà come la prepareranno alla Crazy Pizzeria e se ci sarà la coda davanti al negozio. La curiosità non manca.