Attualità - 02 agosto 2025, 09:42

Mercato di Asti, il Goia attacca l’amministrazione: “Il fallimento è sotto gli occhi di tutti”

Il sindacato degli ambulanti denuncia il declino del commercio e della città: 220 operatori penalizzati, mercato svuotato e nessun confronto con la categoria

Immagine d'archivio (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

“Abbiamo assistito in questi ultimi mesi alla guerra totale per espugnare le ultime roccaforti del potere che gestisce ormai tutta la vita di Asti, Confcommercio, GAL, Fondazione CrAsti istituto bancario”, scrive Goia Asti, lamentando un declino urbano che ha condotto alla chiusura di negozi e immobili pubblici, come l’ex ospedale, l’ex caserma, il casermone, la clinica San Secondo, l’ex INPS e la Banca d’Italia. 

In questa situazione, l’associazione degli ambulanti sottolinea il contesto negativo del mercato, simbolo della “distruzione che questa amministrazione ha posto in essere nei confronti di 220 operatori”. Al centro, ancora una volta, la critica alla gestione del mercato cittadino, penalizzato in svariate occasioni.

“Dopo anni di castigo con riduzione dell'orario nei riguardi del mercato di piazza Alfieri e di piazza Libertà per realizzare un obiettivo per nulla condiviso con gli operatori l'amministrazione ha finalmente raggiunto il suo scopo: portare tutto il mercato in piazza Campo del Palio - scrive il Goia - Oggi, dopo 13 mesi, il fallimento è sotto gli occhi di tutti”.

Abbandoni continui e incassi troppo bassi per pagare le spese sarebbero frutto della decisione portata avanti dall’amministrazione, senza un reale confronto con la categoria. A questo, si aggiungerebbe la mancata disponibilità a consentire lo svolgimento, almeno parziale, del mercato in occasione della Fiera delle Sagre di settembre, come avvenuto lo scorso anno.

“Abbiamo chiesto visto che è prevista la soppressione del mercato del 13 settembre, in occasione delle sagre, di far svolgere come per l'anno precedente il mercato almeno agli alimentaristi, ortofrutta, piante e fiori - prosegue il sindacato - Anche questa possibilità è stata negata con false motivazioni dicendo che le adesioni nell'anno precedente erano state inferiori al 40%”.

Una critica viene rivolta anche all’idea di portare 30 banchi in piazza Libertà e largo Saracco. Proposta che sarebbe solo illusione di un tentativo di ripresa, ma che lascerebbe intatto il problema.

“Pensiamo che, a questo punto, ci dobbiamo aspettare altre azioni che costringeranno il mercato a soccombere a qualsiasi altro evento che questa amministrazione ritenga opportuno svolgere in piazza Campo del Palio”, conclude il Goia.

Redazione