Attualità - 03 agosto 2025, 12:12

Fiva Confcommercio contro Goia: "Basta pretese, non rappresentano il mercato di Asti"

La replica alle accuse: "Solo quattro iscritti, la maggioranza della commissione non è con loro". E sul mercato delle Sagre: "Decisione giusta"

Il mercato serale estivo in occasione della notte bianca del Palio (Merphefoto)

La Fiva Confcommercio di Asti risponde duramente all’attacco del Goia, che nei giorni scorsi aveva denunciato il presunto fallimento della gestione del mercato unificato. Con un comunicato dai toni fermi, l’associazione degli ambulanti aderente a Confcommercio mette in chiaro la propria posizione e rivendica il lavoro di concertazione portato avanti insieme al Comune e alle altre sigle di categoria.

"Non rappresentano l’intero mercato"

"Ne abbiamo abbastanza del Goia di Torino che pretende di dettare regole e legge all’intero mercato unificato, dichiarandosi rappresentante dei suoi quattro iscritti al mercato di Asti, quando ad Asti non hanno nemmeno una sede", scrive la presidente Raffaela Gigliodoro.

La Fiva ricorda che la Commissione Commercio su Aree Pubbliche del Comune è composta da sedici componenti, tra cui nove associazioni di categoria del commercio, artigianato e agricoltura, due associazioni dei consumatori e cinque rappresentanti degli ambulanti. "Questi sedici componenti sono la Commissione, non il solo Goia e i tre delegati degli ambulanti loro affiliati che abitualmente si firmano ‘rappresentanti del mercato’", si legge nella nota.

La polemica sul 13 settembre

Al centro del contrasto c’è la decisione di non far svolgere il mercato sabato 13 settembre, in concomitanza con il Festival delle Sagre. Secondo la Fiva, la richiesta del Goia di mantenere almeno i banchi alimentari, ortofrutta e fiori (42 operatori su 202) avrebbe escluso la maggior parte degli ambulanti.

"Giustamente l’assessore Bologna ha deciso di non fare svolgere il mercato, perché la richiesta del Goia era quella di farlo solamente a 42 operatori dimenticandosi completamente dei restanti 160", sottolinea Gigliodoro.

La Fiva evidenzia inoltre che la decisione dell’assessore è stata formalizzata in due note datate 25 luglio e 1 agosto e che non vi è stata alcuna richiesta ufficiale, da parte della commissione nella sua totalità, di convocare una riunione sul tema. "Solo il Goia e i delegati espressione del Goia hanno chiesto la convocazione, quindi una parte numericamente minoritaria e prevenuta della commissione", afferma l’associazione.

"Esperienza negativa nel 2024"

Il comunicato richiama anche l’esperienza dello scorso anno, quando pochi banchi decisero di restare in piazza durante il Festival, ritrovandosi però in mezzo ai mezzi  e senza clienti. "Un banco fu persino circondato da mucchi di transenne e la gente preferì i supermercati, dove c’erano parcheggi liberi e comodi", ricorda Fiva.

Nel frattempo, prosegue il lavoro di riqualificazione del mercato unificato, portato avanti dall’assessorato al Commercio con le associazioni Fiva e Ana. "Stiamo lavorando da mesi con progetti e studi e speriamo di concludere favorevolmente prima dell’autunno", conclude la presidente Gigliodoro.

Redazione