Attualità - 28 agosto 2025, 15:53

Cardinal Massaia, nuova bomba d’acqua: infiltrazioni e disagi

All’ospedale di Asti la pioggia passa i lucernari in plexiglass. Gorgoni: “l’Azienda sta valutando diverse soluzioni per reperire le risorse necessarie agli interventi di manutenzione più urgenti”

Ospedale Cardinal Massaia

Nuovi danni e disagi all’Ospedale Cardinal Massaia a causa della bomba d’acqua che ha colpito Asti questa mattina. Un altro esempio - analogo a quello dello scorso aprile, quando erano già stati utilizzati bidoni per raccogliere l'acqua - che sottolinea come l’edificio, inaugurato nel 2004, non sia stato progettato per sopportare il carico e la violenza delle perturbazioni atmosferiche di questi anni.

Nello specifico, oggi, si sono verificate perdite sui lucernari della copertura in plexiglass del tetto, con conseguenti e abbondanti infiltrazioni nella piazza sottostante (piano -1), prontamente messa in sicurezza dal personale tecnico, come riporta l’Asl. Fortunatamente, le opere di manutenzione degli ultimi mesi hanno impedito che si potessero danneggiare le apparecchiature mediche.

“La copertura originale in plexiglass non è stata a suo tempo dotata di dispositivi anti caduta che consentissero la regolare ispezionabilità e l’eventuale manutenzione delle sigillature - commenta il direttore generale dell’Asl AT, Giovanni Gorgoni - Al mio arrivo a gennaio scorso mi avevano anticipato che questo ospedale ancora bellissimo aveva, tra le caratteristiche, la vulnerabilità in caso di pioggia. In ventuno anni nulla è stato fatto sulla problematica che ora si fa sempre più vistosa e frequente. Oggi constatiamo che solo per accedere al tetto e ispezionarlo occorrono circa 100 mila euro di spesa, cui vanno aggiunti i costi di inevitabile riparazione e sostituzione degli elementi ammalorati. Nonostante le limitazioni del budget e l’esigenza di contenimento della spesa, l’Azienda sta valutando diverse soluzioni per reperire le risorse necessarie agli interventi di manutenzione più urgenti”.

L’Asl chiede scusa per il disagio, ringraziando “tutti gli operatori che si sono prontamente messi a disposizione per consentire il regolare funzionamento dei servizi”.

Redazione