Economia e lavoro - 01 settembre 2025, 17:37

Rolex sotto l’ombrellone: l’orologio in spiaggia è stato il nuovo status symbol dell’estate

A parlare è Paolo Cattin, massimo esperto di orologi di lusso, che riflette sull'estetica e sul significato culturale dei segnatempo indossati in vacanza

L’immagine di un orologio di lusso scintillante al polso, riflesso dal sole mentre si sorseggia un cocktail in riva al mare, non è più un dettaglio estemporaneo. È diventato un rituale, una scelta identitaria, un segnale di stile che abita stabilmente il paesaggio delle vacanze estive. A confermarlo è Paolo Cattin, uno dei massimi esperti internazionali di orologeria di lusso e autore del libro “Collezionare Orologi di Lusso”, che invita a leggere questo fenomeno non come semplice ostentazione, ma come evoluzione simbolica del collezionismo stesso.

Indossare un orologio prezioso in vacanza non è solo una questione di status, è una dichiarazione intima, il modo in cui scegliamo di raccontarci quando finalmente possiamo essere davvero noi stessi”, osserva Cattin. “Il segnatempo ci accompagna nei momenti che contano, e quelli vissuti sotto il sole, lontani dai doveri e dal rumore, sono spesso i più veri”.

Dal Rolex Daytona in oro giallo al Patek Philippe Aquanaut, passando per i Richard Mille in carbonio, gli orologi di alta gamma si fanno largo tra costumi sartoriali, camicie di lino e pelle abbronzata. I social media moltiplicano l’effetto: Instagram e TikTok pullulano di scatti che immortalano quadranti rari accanto a mojito e acque turchesi. E mentre per i più prudenti l’idea di indossare un orologio da oltre 100.000 euro in spiaggia può apparire temeraria, per altri è proprio lì che quell’oggetto trova il suo significato.

Chi colleziona orologi sa che ogni pezzo racconta una storia”, continua Cattin. “E il mare, con la sua dimensione sospesa, è il palcoscenico perfetto per far emergere l’anima più libera e personale di certi segnatempo”.

Anche il mercato segue il trend. Le referenze più ricercate per l’estate 2025 sono proprio quelle capaci di unire raffinatezza e funzionalità: il Rolex Yacht-Master 42 con cinturino Oysterflex, il Nautilus Travel Time in acciaio, e i modelli subacquei vintage rivisitati da maison come Panerai o Blancpain. Non è un caso: la domanda di orologi impermeabili, resistenti e al tempo stesso esclusivi è in costante crescita.

Ma non è solo una questione tecnica. È, ancora una volta, una questione di cultura. “Indossare un Rolex in spiaggia è un gesto estetico, ma anche antropologico”, sottolinea l’esperto. “È una forma di narrazione personale che unisce epoche, gusti e significati. E in un’epoca dove tutto è condiviso, anche il modo in cui viviamo il tempo diventa contenuto da esibire”.

Non manca, ovviamente, un invito alla consapevolezza. Gli orologi da portare in vacanza, secondo Cattin, andrebbero scelti con attenzione, non solo in base al valore economico ma in base al contesto. “Ci sono orologi nati per il mare e altri che preferiscono la penombra di un salotto. Il collezionista evoluto sa distinguere. E soprattutto sa proteggere i propri oggetti. Una vacanza può essere il momento perfetto per celebrare un orologio, non per metterlo a rischio”.

Il consiglio dell’esperto è di portare con sé modelli pensati per l’utilizzo attivo, dotati di chiusure affidabili, materiali resistenti (come il titanio o la ceramica) e magari con cinturino in gomma o compositi tecnici. Alcuni collezionisti optano persino per seconde custodie da viaggio rinforzate o assicurazioni temporanee, segno che il valore attribuito a questi oggetti non è solo economico, ma affettivo.

Il fenomeno dell’orologio in vacanza si lega anche alla più ampia tendenza dell’orologeria come linguaggio trasversale, capace di unire lusso e quotidianità. “Portare un orologio esclusivo in un luogo informale è una forma di paradosso estetico che oggi piace molto. E dietro questo piacere si cela un’intuizione semplice: che la bellezza non ha bisogno di occasioni ufficiali. Basta un attimo vissuto bene”, conclude Cattin.

Per l’estate 2025, il vero lusso sembra dunque non essere più nascosto in caveau o teche blindate, ma passeggiare tra le onde, battere il tempo durante una passeggiata al tramonto, accompagnare il silenzio di un’alba in Sardegna o la mondanità di un rooftop a Ibiza. E il segnatempo, da oggetto elitario, si fa simbolo narrativo, un compagno di viaggio che racconta chi siamo, anche sotto l’ombrellone. https://paolocattin.ch

C.S.