Viviamo in un posto bellissimo - 06 settembre 2025, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo pieno di piccoli e grandi refusi

I refusi ci accompagnano, giorno dopo giorno, e cresce il rischio di dar per buono quanto buono non è, e così su Vacanze Astigiane torna Caccia al Refuso

Torna Caccia al Refuso su Vacanze Astigiane

Non è facile capire perché un po’ tutti si sia così colpiti dai refusi e da refusi. Il fine giornata di chi lavora con la parola o con la scrittura è spesso accompagnato dalla speranza di aver scampato il refuso quotidiano, ve lo assicuro per quotidiana esperienza. Allargassimo poi il concetto di refuso ad errori e interpretazioni lessicali, più o meno volontarie o strumentali, ci sarebbe da scrivere libri sui refusi, magari pure pieni di refusi, il massimo. Al di là di aver forse dato spunto per una bomba editoriale, il refuso si esalta sui social, diventando soggetto da ilarità condivisa, pur nel vantaggio non da poco di aver pletore di correttori di bozze sempre a disposizione. Si esaspera e tiene banco sui media, tocca vette apicali nel parlare di diversi politici, grandi e piccoli.

Ognuno di noi, quando soggetto passivo, ingurgita un buon numero di refusi al giorno, fino a mitridizzarsi o, ancor peggio, a dubitare sull’essere o non essere. Refuso o non refuso, questo è il dilemma, parafrasando la celebre frase con cui inizia il soliloquio di Amleto, nella prima scena del terzo atto dell’omonima tragedia di William Shakespeare.

Tra i tanti refusi che incontriamo, spesso scopriamo più facilmente quelli che, per un motivo o per l’altro, ci sono vicini per comuni nozioni, preferenze culturali o di tematica sociale. Io, da quasi due lustri in forma esclusiva, mi occupo di raccontare Asti e Astigiano, in tutte le loro bellissime forme e salse, nella duplice valenza di far conoscere a più persone possibili i valori di un territorio unico e di provare nel farlo a tirarci fuori pane e salame.

Forse proprio per questo, dovessi creare un podio dei refusi notati negli scorsi giorni, non avrei dubbi. Ci inserirei una ricetta della bagna cauda, che da tempo gira sui social, incentrata su etti e litri di burro, latte e panna e la traslazione della Torre Troyana da piazza Medici a piazza Alfieri, portata avanti da un Pagina FB dalle centinaia di migliaia di follower, presumibilmente gestita tramite AI, impostata sull’ostinazione di risposta ai tanti che ne correggevano nei commenti la posizione, o forse da un amministratore umanissimo, ben consapevole del valore delle interazioni per la visibilità di un post. 

Piccoli refusi che comunque si potrebbero e dovrebbero evitare. Da giovedì prossimo io invece non eviterò, consapevolmente, di inserire refusi in Vacanze Astigiane, l’altra mia rubrica su questa testata giornalistica. Dopo la fortunata e partecipata serie di inizio estate, stanno per arrivare altre tre puntate con volontario refuso, nel ritorno di Caccia al Refuso, con in premio, per il primo a scovarlo, un mio articolo, pubblicato sempre su La voce di Asti, con tema scelto dal vincitore.

Davide Palazzetti