Scuola - 10 settembre 2025, 07:20

Prima campanella per quasi 20.000 studenti astigiani, ma sulle famiglie pesa il caro-libri

Il Codacons stima una spesa media di quasi 1.300 euro a studente e un'analisi di Facile.it rivela che sono stati erogati oltre 370 milioni di euro in finanziamenti per l'istruzione. Sotto accusa le "nuove edizioni" dei libri di testo e il business degli articoli griffati

Questa mattina, mercoledì 10 settembre, sta per suonare la prima campanella dell'anno scolastico 2025/2026. In Piemonte tornano sui banchi circa 485.830 studenti, con un calo di oltre 8.000 iscritti rispetto all'anno precedente. In provincia di Asti sono poco meno di 20.000 gli alunni pronti a iniziare il nuovo percorso, ma per le loro famiglie l'avvio delle lezioni coincide con un periodo di forti preoccupazioni economiche.

Un calendario ricco di novità e qualche ponte

Il Piemonte, insieme a Trentino, Veneto e Valle d'Aosta, è tra le prime regioni a dare il via al nuovo anno scolastico. L'ultimo giorno di scuola è previsto tra il 6 e il 10 giugno 2026. Il calendario, deliberato dalla Giunta regionale, prevede diverse pause: la prima per Ognissanti, sabato 1 novembre, seguita dal weekend lungo per l'Immacolata Concezione, lunedì 8 dicembre. Le vacanze di Natale e Pasqua rappresenteranno le interruzioni più lunghe. Altri ponti possibili saranno in occasione della Festa del Lavoro, venerdì 1 maggio, e della Festa della Repubblica, martedì 2 giugno.

Ma il 2025/2026 non sarà un anno come gli altri. Tra le principali novità spicca l'estensione del divieto di utilizzare gli smartphone anche nelle scuole superiori durante l'orario scolastico, salvo deroghe per specifiche attività didattiche. Importanti cambiamenti attendono anche gli studenti dell'ultimo anno, con la riforma dell'esame di Maturità. Le prove scritte daranno maggiore enfasi alle competenze trasversali e al problem solving, mentre il voto in condotta assumerà un peso determinante: un'insufficienza potrà infatti comportare la bocciatura, e con un 6 gli studenti dovranno preparare un elaborato sui temi della cittadinanza attiva.

Il macigno del caro-scuola: "Una fiera dell'inutile"

Se le novità didattiche animano il dibattito, è il caro-scuola a pesare concretamente sui bilanci familiari. A lanciare l'allarme è il Codacons, che stima una spesa complessiva per ogni studente vicina ai 1.300 euro, una cifra definita "insostenibile per molte famiglie".

Nel mirino dell'associazione dei consumatori non ci sono solo libri e cancelleria, ma anche quella che viene definita una "fiera dell’inutile": zaini hi-tech, diari da 40 euro e astucci griffati che superano i 60 euro. "Prodotti che nulla hanno a che vedere con lo studio e che finiscono solo per alimentare un business milionario costruito sulla pelle dei genitori", affermano dall'associazione.

Un altro fenomeno denunciato è quello delle nuove edizioni dei libri di testo, spesso con contenuti quasi identici alle versioni precedenti ma con prezzi maggiorati. Una pratica che, secondo l'Antitrust, aggira i tetti di spesa ministeriali, rivelatisi inefficaci per la mancanza di controlli adeguati. Nonostante le riforme sull'editoria digitale, il libro cartaceo continua a dominare, e il giro d'affari del settore ha raggiunto gli 800 milioni di euro nel 2024, con un aumento del 13% in dieci anni, a fronte di un calo di quasi 600.000 studenti a livello nazionale.

Cresce il ricorso ai prestiti per pagare l'istruzione

La pressione economica spinge sempre più famiglie a cercare soluzioni alternative. Secondo un'analisi di Facile.it e Prestiti.it, negli ultimi dodici mesi sono stati erogati oltre 370 milioni di euro in prestiti personali per spese legate a scuola, università e formazione, con un incremento del 15% rispetto all'anno precedente.

"Studiare ha un costo che può diventare significativo - spiegano gli esperti di Facile.it - Strumenti come il prestito personale danno la possibilità di pianificare la spesa in modo consapevole, facendola pesare il meno possibile sul budget mensile".

L'identikit del richiedente tracciato dall'indagine rivela dati interessanti: chi chiede un finanziamento per lo studio ha in media 38 anni e mezzo e punta a ottenere circa 6.916 euro. Sorprendentemente, una richiesta su tre proviene da un under 30. Un altro dato significativo è la forte presenza femminile: quasi una domanda su due (45%) è presentata da una donna, una percentuale molto alta se si considera che nel totale dei prestiti personali gli uomini rappresentano oltre il 70% dei richiedenti. Un segnale, secondo Facile.it, che le donne investono sempre di più nella propria formazione e in quella dei figli.

I saluti istituzionali

Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte

Cari Studenti,

oggi varcate la soglia di un nuovo anno scolastico: un cammino che non è solo fatto di lezioni e libri, ma di esperienze e sfide che vi plasmeranno come cittadini e come persone. Ogni mattina entrate in classe ricordando che state costruendo i tasselli del vostro futuro e, con esso, quello della nostra Nazione.

Viviamo in un tempo che corre veloce, in cui il sapere è la vera bussola per non smarrirsi. Per questo la scuola è il vostro bene più prezioso: è qui che imparate a credere nei vostri sogni, a coltivare il coraggio di inseguirli e a trasformare le difficoltà in opportunità.

Abbiamo bisogno della vostra energia, della vostra creatività e della vostra “fame di futuro”. Voi siete la generazione che avrà il compito di rendere la nostra terra più giusta, innovativa e competitiva, senza mai dimenticare i valori che la rendono grande: il rispetto, la responsabilità, l’impegno.

Ai vostri insegnanti e a tutto il personale scolastico va la mia gratitudine: sono la guida che vi accompagna lungo la strada che state percorrendo. Alle famiglie, il ringraziamento per il sostegno quotidiano, spesso silenzioso ma fondamentale.

Come Regione continueremo a lavorare perché la scuola sia sempre più di qualità, sicura, moderna, capace di dare a ciascuno di voi l’opportunità di esprimere i propri talenti e diventare protagonista del domani.

A voi ragazzi dico: abbiate fiducia in voi stessi, siate curiosi, non smettete mai di imparare. Non abbiate paura di osare. Noi abbiamo bisogno di voi. La fiducia che riponiamo in voi è grande quanto la speranza che rappresentate.

Vi auguro un anno scolastico sereno e intenso. Ricco di soddisfazioni e amicizie autentiche.

Buon inizio a tutti!

Elena Chiorino - vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte

Loretta Bologna, assessore all'Istruzione del Comune di Asti

L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre un momento carico di emozioni: entusiasmo, curiosità, speranza… ma anche un pizzico di timore per ciò che è nuovo e sconosciuto.

A nome dell’Amministrazione comunale e mio personale, desidero augurarvi un anno sereno, ricco di crescita e di scoperte. La scuola non è solo un luogo dove si imparano nozioni: è una comunità viva, dove si coltivano valori, si costruiscono relazioni e si gettano le basi per il futuro.

Agli studenti dico: siate curiosi, coraggiosi e gentili. Ogni giorno è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo, non solo dai libri ma anche dagli altri. A voi è affidato il compito più bello: diventare ciò che sognate.

Ai docenti e a tutto il personale scolastico va il nostro grazie più sincero. Siete punti di riferimento, guide preziose in questo percorso complesso e meraviglioso. Il vostro impegno quotidiano è il motore silenzioso che alimenta la crescita della nostra comunità.

Ai genitori, infine, rinnovo la nostra vicinanza e la volontà di camminare insieme, con fiducia e dialogo. Educare è un compito che si condivide, e solo unendo le forze possiamo davvero fare la differenza.

L’Amministrazione comunale continuerà a essere al fianco delle scuole del territorio, lavorando per garantire ambienti sicuri, inclusivi e stimolanti. Crediamo profondamente nel valore dell’istruzione come investimento per il futuro della nostra città.

Buon anno scolastico a tutti. Che sia un cammino ricco di luce, passione e bellezza.

Con affetto e fiducia,
Loretta Bologna - Assessore all’Istruzione Comune di Asti


Franco Calcagno, dirigente Artom

Carissime studentesse e carissimi studenti, gentili famiglie, docenti e personale ATA,

sta per iniziare un nuovo anno scolastico, il 2025-2026. Ogni inizio porta con sé emozioni contrastanti: entusiasmo e timore, curiosità e incertezza. Quest’anno, più che mai, siamo consapevoli delle difficoltà che ci circondano: da un lato un sistema scolastico che cerca di ammodernarsi con la digitalizzazione, senza essere ancora davvero efficiente; dall’altro le complessità tipiche di un organismo vivo come la scuola, che non può essere ridotto a regole semplici o a procedure burocratiche.

La scuola, infatti, non è una macchina. È fatta di carne, sangue, intelligenza, emozioni: è fatta di persone vere. E le persone, lo sappiamo bene, non sono mai perfette: hanno difetti e qualità, entusiasmi e paure, caratteri forti o più fragili. È questa varietà a rendere la scuola un luogo unico, irripetibile.

Dentro le aule e nei corridoi non si imparano solo formule e date, ma si vivono esperienze che rimangono per sempre. A volte non ricordiamo il titolo del libro studiato in prima superiore, ma nessuno dimentica il sorriso di chi ci ha fatto compagnia nelle giornate più difficili, il colore degli occhi del compagno o della compagna di banco, o quella risata liberatoria durante un’interrogazione che sembrava impossibile.

C’è chi ricorda ancora il primo grande fallimento: un esame non superato, un compito di matematica (sempre lei… la matematica!) con un voto che sembrava una condanna. Eppure, a distanza di anni, quelle sconfitte diventano lezioni più preziose di tante vittorie. Perché ci insegnano a rialzarci, a riprovare, a crederci ancora.

Ci sono poi momenti di festa: la gioia collettiva dell’ultimo giorno di scuola, quando i corridoi si riempiono di voci, di biglietti passati di mano, di promesse che – a volte – non verranno mantenute, ma che fanno parte della magia di quel tempo. E ci sono emozioni intime, profonde, come la tristezza del giorno dopo l’esame di maturità, quando ci si accorge che una fase importante della vita è davvero finita.

Anche per i docenti e il personale ogni anno è una storia a sé: c’è chi ricorda la commozione di fronte a una classe che si diploma, chi l’orgoglio di vedere un ex studente diventare un professionista, un genitore, un cittadino consapevole. E poi, c’è l’inevitabile emozione della pensione: il momento in cui si chiude un capitolo scritto giorno dopo giorno con dedizione. (Per i presidi, dicono, è diverso… ma non credeteci troppo: anche i dirigenti hanno un cuore!).

Tutto questo è la scuola: un esperimento sociale permanente, in cui si intrecciano vite, destini, passioni, errori, amicizie, amori. Un teatro dove non mancano goliardia, fatica, entusiasmo, conflitti, ma che lascia in chi lo vive ricordi indelebili.

Per questo, alla vigilia di questo nuovo anno, desidero porgere a ciascuno di voi il mio augurio più sincero. Agli studenti, di trovare motivazioni forti e di non avere paura di sbagliare. Alle famiglie, di accompagnare con fiducia e pazienza i propri figli. Ai docenti, di continuare a trasmettere non solo saperi, ma anche passione e curiosità. Al personale ATA, di sentirsi parte essenziale di questa grande comunità educativa.

Vi auguro un anno di studio e di lavoro, ma anche di relazioni autentiche, di nuove scoperte e di sogni da coltivare. Perché la scuola, alla fine, non è fatta solo di voti e di registri, ma di vita vissuta. E quella, davvero, non la dimenticheremo mai.

Buon anno scolastico a tutte e a tutti.

Franco Calcagno - Dirigente scolastico Istituto Artom

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