Cultura e tempo libero - 16 settembre 2025, 10:35

Fabio Stassi è l’ottavo finalista del Premio Asti d’Appello 2025 con “Bebelplatz. La notte dei libri bruciati”

Dal rogo dei libri di Bebelplatz alla difesa della parola scritta: la memoria, la libertà e il coraggio contro ogni censura

Fabio Stassi, già secondo classificato al Premio Campiello, è stato selezionato come ottavo e ultimo finalista per l’edizione 2025 del Premio Asti d’Appello con il romanzo “Bebelplatz. La notte dei libri bruciati” (Sellerio, 2024). Un’opera potente che intreccia memoria storica, attualità e riflessione sul ruolo della cultura contro ogni forma di censura.

Dalla notte dei roghi alla memoria viva della letteratura

Il romanzo si apre la notte del 10 maggio 1933 a Bebelplatz, nel cuore di Berlino, quando migliaia di libri vengono bruciati durante uno dei momenti più oscuri del Novecento. La voce di Joseph Goebbels echeggia: “L’uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo di carattere.” Un gesto destinato a segnare la storia culturale europea — destinato a tornare, sinistramente attuale, con l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e i nuovi conflitti del nostro presente.

Stassi parte proprio dalle piazze delle Bücherverbrennungen, attraversando la Germania contemporanea negli istituti di cultura italiani, risalendo le tracce dei roghi, delle censure e delle devastazioni di biblioteche da Berlino ad Amburgo, per interrogarsi sulla necessità della memoria storica e sulla fragilità della libertà. In queste pagine, emerge un piccolo atlante delle letture proibite e bandite, in cui l’autore riporta alla luce cinque nomi italiani destinati al rogo dai nazisti: Pietro Aretino, Giuseppe Antonio Borgese, Emilio Salgàri, Ignazio Silone e Maria Volpi. Figure dimenticate, eppure ancora vive e attuali nella loro ribellione alla norma.

Un romanzo come atto di resistenza

“Bebelplatz. La notte dei libri bruciati” è molto più di un’indagine storica: è il racconto – insieme appassionato e lucido – di come la parola scritta resti possibile spazio di resistenza in ogni tempo, dai totalitarismi novecenteschi alle più subdole forme di censura odierna. Fabio Stassi firma così un’opera che attraversa epoche, cita e mette in dialogo Ovidio e Cervantes, Arendt, Sebald, Morante, Bernhard e Don Chisciotte, restituendo un viaggio intellettuale profondo, ricchissimo di rimandi e digressioni, un invito a “disseppellire la biblioteca di Don Chisciotte”, perché “ogni lettore, per qualsiasi potere, è sempre una minaccia”.

Alberto Manguel, nell’introduzione al libro, scrive: «Da qualche parte nel mondo una mente sta ideando parole da tracciare con la mano e da decifrare con gli occhi in mezzo al fumo e alle ceneri». Un monito e una promessa, che si fanno narrazione necessaria.

Il riconoscimento dei Ghost Readers

Così i Ghost Readers del Premio Asti d’Appello motivano la scelta: “Nel cuore di Berlino, in una piazza elegante e silenziosa, si cela una ferita ancora aperta nella storia europea: il rogo dei libri del 10 maggio 1933, perpetrato dal feroce regime nazista. Da questo luogo simbolico prende avvio il nuovo libro di Fabio Stassi, un’opera necessaria che intreccia viaggio, memoria e letteratura… Un’opera indispensabile per chi crede nel valore della memoria, nella libertà culturale e nel potere della lettura come atto sovversivo. Un inno alla parola scritta e alla responsabilità di custodire verità e diritti.”

Fabio Stassi: la voce della memoria

Scrittore e bibliotecario romano, Stassi ha pubblicato romanzi di grande successo e conquistato numerosi premi: da “L’ultimo ballo di Charlot” a “Mastro Geppetto”, fino alla serie dedicata al biblioterapeuta Vince Corso. La sua attenzione per i temi della libertà e della cura attraverso i libri gli è valsa anche – nel 2024 – il prestigioso Premio Hermann Kesten, assegnato dalla sezione tedesca del PEN International per la difesa della libertà di parola.

Le copie del libro saranno presto disponibili per i soci presso la Biblioteca Astense.
Giovedì 25 settembre alle 18.30, presso il Circolo dei Lettori di Torino, si terrà l’incontro “In attesa dell’Appello. Scrittori alla sbarra”, con la presentazione di quattro finalisti del Premio da parte di Alberto Sinigaglia. Un secondo appuntamento con gli altri finalisti è previsto per il 22 ottobre. Gli incontri sono pubblici e aperti a tutti i soci; durante la serata sarà presentata anche la nuova versione aggiornata del sito del Premio.

Redazione