Era il 1977 e l’Italia era nel pieno del terzo governo di Giulio Andreotti, quello della solidarietà nazionale, ricordato per la non-opposizione del PCI di Enrico Berlinguer e per la presenza di Tina Anselmi come prima donna ministro. Proprio quell’anno è tornato in questi giorni protagonista in Parlamento. L’argomento? Il calendario civile.
Fu infatti in quel momento storico che vennero soppresse l’Epifania, San Francesco, San Giuseppe, l’Ascensione, il Corpus Domini e i santi Pietro e Paolo, in considerazione della loro “negativa incidenza sulla produttività sia delle aziende che dei pubblici uffici”, come riportato dalla Camera dei deputati. Si trattò, dunque, di un tentativo di eliminare le ricorrenze infrasettimanali per aumentare la produttività del Paese.
Di conseguenza, la Chiesa cattolica spostò Epifania, Ascensione e Corpus Domini alla domenica successiva alla data originaria. Otto anni dopo, però, solo l’Epifania rientrò nel Calendario Civile.
"Noi Moderati" e San Francesco
Negli anni è emersa la volontà di ripristinare la festività dedicata a San Giuseppe, a cui Papa Francesco dedicò il 2021; tuttavia ad avere la meglio è stato San Francesco d’Assisi. Infatti, “Noi Moderati”, sostenuti anche da Fratelli d’Italia, ha ripreso in mano la questione, firmando un disegno di legge volto a ripristinare la celebrazione del 4 ottobre.
Questa proposta sarà oggetto di voto alla Camera tra oggi e domani. Successivamente passerà al Senato per l’eventuale “sì” definitivo. Qualora il disegno passasse, nel 2026 la data sarà reintrodotta nel calendario civile, cadendo in occasione degli 800 anni dalla morte del santo patrono d’Italia. Tuttavia, solo dal 2027 si vedranno effetti concreti, poiché il 4 ottobre cadrà di lunedì, con conseguente chiusura di uffici pubblici e scuole, proprio come per il Natale o la Festa della Repubblica.
Come precedentemente annunciato, anche San Giuseppe è stato al centro del dibattito ma tempestivamente messo da parte per evitare costi elevati e, soprattutto, una reazione a catena per ulteriori richieste.
Le indicazione sul 4 ottobre e i riscontri economici
All’interno della proposta si prevede che le scuole promuovano eventi e attività educative ispirate ai valori francescani: pace, fraternità, inclusione e tutela dell’ambiente; mentre, dal lato economico, ci saranno alcuni benefici per i lavoratori, che vedranno una paga maggiorata, visto l’entità del giorno. In questo caso, l’aumento della retribuzione sarà a carico dello Stato.