Sport - 17 settembre 2025, 09:43

Piscina comunale di Asti: 30mila euro di rimborsi alle società sportive per la chiusura forzata

Il sindaco Rasero annuncia in Consiglio la ristrutturazione completa dell'impianto con nuovo tetto e illuminazione, mentre la minoranza interroga sui tempi di riapertura

La questione della chiusura della piscina comunale di Asti, sospesa al pubblico dal mese di febbraio per gravi problemi strutturali al controsoffitto, è stata al centro di un'interrogazione della minoranza consiliare e della risposta del sindaco Maurizio Rasero durante l'ultimo consiglio comunale.

Lo stanziamento per le società sportive

La Giunta Comunale ha approvato una delibera che prevede uno stanziamento di 30mila euro destinato a coprire i rimborsi forfettari alle società sportive che hanno dovuto sostenere maggiori spese per allenamenti e trasferte fuori dal comune e dalla provincia astigiana. Come ha spiegato il sindaco Rasero, l'amministrazione ha "cercato nei meandri del bilancio le disponibilità di qualche soldino" per venire incontro alle difficoltà delle società e soprattutto delle famiglie con atleti iscritti.

Il primo cittadino ha precisato che i fondi sono stati suddivisi secondo parametri oggettivi tra due categorie: le società che utilizzano la piscina per il nuoto e quelle dedicate agli sport subacquei. "Abbiamo dato un po' più importanza al nuoto, ha dichiarato Rasero, "in quanto i numeri del settore giovanile erano molto più importanti, mentre le società della subacquea coinvolgono numeri magari anche importanti, ma più relativi agli adulti che possono avere la possibilità di dover spendere qualche soldo in più per spostarsi".

I problemi strutturali storici

Il sindaco ha rivelato i dettagli dei gravi problemi strutturali che hanno portato alla chiusura dell'impianto. La piscina presentava "ben quattro livelli di tetto" sovrapposti nel corso degli anni, una stratificazione pericolosa dove "l'ultimo strato a un certo punto pesava su quelli che c'erano sopra con evidenti problematicità".

"In passato", ha spiegato Rasero, "facevano una controsoffittatura, poi non andava tanto bene, ne facevano un'altra ma non toglievano quella che c'era prima, ne facevano un'altra sotto". Questa sovrapposizione ha creato una situazione di instabilità che ha reso necessaria la chiusura precauzionale dell'impianto.

La ristrutturazione completa in corso

L'emergenza si è trasformata in un'opportunità per una ristrutturazione completa dell'impianto. Grazie alla collaborazione con la società che gestisce la struttura, è stato avviato un progetto di riqualificazione totale che prevede la sostituzione completa del tetto.

Durante i lavori, "l'appetito viene mangiando", come ha dichiarato il sindaco con una metafora, si è deciso di aggiungere "poche decine di migliaia di euro" per rinnovare anche l'impianto di illuminazione con tecnologie moderne che consentiranno "una maggiore facilità di andare a sostituire una lampadina piuttosto che di fare manutenzione in futuro".

Il coinvolgimento del gestore privato

L'operazione di ristrutturazione è stata possibile grazie a un accordo con il gestore privato dell'impianto, che ha contribuito per circa la metà dei costi insieme al Comune. In cambio, il gestore ha ottenuto "il prolungamento di un certo periodo di forse un paio di anni della concessione".

Rasero ha espresso soddisfazione per la collaborazione con l'attuale gestore, definendolo "soggetto altamente professionale", a differenza di "altri soggetti che hanno fatto qualcos'altro se non ha lasciato addirittura dei morti ammazzati sul territorio metaforicamente parlando".

Le richieste della minoranza

L'interrogazione, presentata a maggio dai consiglieri di "Prendiamoci cura di Asti", "Asti Oltre", "Verdi Europa Uniti si Può", "Ambiente Asti", "Partito Democratico" e "Movimento 5 Stelle", chiedeva chiarimenti su diversi aspetti:

  • I tempi di riapertura della piscina
  • I costi stimati per il ripristino del controsoffitto
  • Le motivazioni del ritardo nella delibera di stanziamento
  • La possibilità di estendere i rimborsi ai privati cittadini che hanno frequentato altre piscine
  • L'eventuale incremento del budget in caso di superamento dei 30mila euro stanziati

La replica del consigliere Migliasso

Il consigliere Roberto Migliasso, che aveva presentato l'interrogazione, si è dichiarato "soddisfatto" della risposta ricevuta dal sindaco. Ha riconosciuto che il ritardo tra la presentazione dell'interpellanza e la risposta ha reso "completa" la spiegazione, considerando che nel frattempo sono iniziati i lavori di ristrutturazione.

Il sindaco ha espresso ottimismo sui tempi di riapertura, affermando che "ci troveremo fra poche settimane con una struttura nuova" e che si sta "correndo con le imprese che hanno lavorato nell'estate per ridare l'impianto il prima possibile".

L'auspicio dell'amministrazione è che le società sportive che hanno ricevuto i contributi li redistribuiscano alle famiglie sotto forma di rimborsi benzina o altre modalità per alleggerire i costi sostenuti durante il periodo di chiusura forzata.


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