Attualità - 19 settembre 2025, 18:22

Astigiano, grave infortunio nei campi: la Cgil denuncia carenze di sicurezza

Dopo la perdita di un braccio da parte di un operaio agricolo, il sindacato chiede chiarezza sulle responsabilità e sollecita un’azione comune con istituzioni e datori di lavoro per fermare la strage degli infortuni

Sede CGIL Asti

Un gravissimo infortunio sul lavoro ha scosso ieri le campagne dell’Astigiano, dove un operaio agricolo di 51 anni ha perso il braccio destro in seguito a una lacerazione irreparabile riportata durante le operazioni nei campi. L’uomo, di origini straniere, è stato accompagnato al pronto soccorso del Cardinal Massaia di Asti non da un’ambulanza, ma dal suo datore di lavoro a bordo di un’auto privata. L’episodio, che solleva seri interrogativi sulle condizioni di sicurezza e sulle procedure di soccorso, è ora al centro delle indagini dei carabinieri e dei tecnici dello Spresal.

La vicenda ha già suscitato reazioni nel mondo sindacale. Letizia Capparelli, segretaria della Flai Cgil Asti, e Beppe Morabito, responsabile Sicurezza della Cgil Asti, hanno denunciato con fermezza l’accaduto:

"Ci troviamo a denunciare nuovamente un gravissimo infortunio che si è consumato nel territorio astigiano. Non abbiamo ancora chiara la dinamica dell’incidente ma è certo che qualcosa sulla sicurezza non ha funzionato. Esprimiamo vicinanza alla famiglia e al lavoratore coinvolto, per il quale ci mettiamo a disposizione per dare tutta l’assistenza necessaria. Chiediamo che venga fatta luce sulle responsabilità agli organi competenti e poniamo la massima fiducia nelle indagini della magistratura, che ci risultano in fase di accertamento».

I rappresentanti della CGIL hanno inoltre richiamato l’urgenza di un’azione comune tra istituzioni e mondo agricolo:

"È sempre più necessario trovare un percorso congiunto con le istituzioni e le associazioni datoriali affinché fatti drammatici di tale entità non accadano più in futuro. Occorre affrontare seriamente il tema della sicurezza sul lavoro, visto l’incessante e crescente numero di infortuni e morti sul lavoro, che rappresenta una priorità da mettere al primo posto fra tutti gli interventi".

Redazione