Alessandria si è tinta di verde, bianco e rosso nello scorso fine settimana, dal 19 al 21 settembre, per il 27° Raduno degli Alpini del 1° Raggruppamento, che ha visto sfilare oltre 17mila Penne Nere provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Francia. Una festa di popolo, tradizione e memoria che ha trovato una grande partecipazione anche da parte della Sezione di Asti, presente con numeri e cuore.
I giovani aprono la sfilata astigiana
A dare il via alla presenza astigiana sono stati i ragazzi della Sezione ANA, che con il loro striscione “Campi scuola Alpini, una scuola di Vita” hanno incarnato il passaggio di testimone tra generazioni. Accanto a loro, una quindicina di giovani e il presidente Fabrizio Pighin hanno guidato oltre duecento Alpini, sostenuti dal pluridecorato Vessillo della Sezione di Asti, accompagnato da una cinquantina di gagliardetti e dalla maggior parte dei consiglieri sezionali.
Autorità e tradizione
La rappresentanza astigiana è stata arricchita dalla presenza di numerosi sindaci dei comuni della provincia, guidati dall’Alpino Maurizio Rasero, presidente della Provincia, insieme ai consiglieri regionali Marco Gabusi e Fabio Isnardi. A sfilare c’era anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che si è unito al gruppo di Cuneo. Immancabile la Compagnia del Mulo, con la star Gigio e il cane Amos, simboli viventi di un’epoca che non vuole essere dimenticata. Non è mancata neppure la campagnola storica, condotta dal capogruppo di San Marzanotto, Giovanni Capitolo, che ha trasportato i “Veci” lungo tutto il percorso.
Una città in festa
La sfilata, durata oltre tre ore e sviluppata lungo due chilometri, ha rappresentato l’apice di tre giorni di eventi che hanno animato Alessandria: mostre, concerti, camminate, cori, l’esposizione dei mezzi della Protezione Civile e della Brigata Alpina Taurinense hanno reso vivo il legame tra la storia alpina e la quotidianità di oggi. Presenti anche Sezioni amiche provenienti da Veneto, Emilia e Abruzzo, a testimonianza del respiro nazionale dell’incontro.
Il ritrovo finale in Valle Bormida
La giornata si è conclusa in un clima di festa e convivialità. Le Penne Nere astigiane si sono ritrovate all’agriturismo San Desiderio a Monastero Bormida, attorno all’ultranovantenne Francesco Merlo, detto Merlot, autentico decano della Valle Bormida e memoria vivente del mondo alpino. Qui, tra piatti della tradizione, buon vino e i canti che da sempre accompagnano la vita delle Penne Nere, si è suggellato uno spirito di appartenenza che continua a rinnovarsi, anno dopo anno, generazione dopo generazione.