Un secolo di vita racchiuso nello sguardo gentile di Maria Marus, festeggiata dalla Provincia di Asti nell’ambito del progetto “Patriarca dell’Astigiano”. Il suo compleanno, celebrato il 16 settembre, è molto più di una ricorrenza privata: diventa un’occasione per rendere omaggio alla memoria viva di un territorio.
Una vita tra sacrifici e amore
Maria è nata nel 1925 a Glasgow, nel Regno Unito. L’infanzia non fu semplice: rimasta orfana in giovane età, si trasferì prima in Friuli e in seguito a Torino. È in quella città che trovò lavoro e soprattutto l’amore, ricostruendo con determinazione la famiglia che la sorte le aveva tolto troppo presto.
Con il marito visse gioie e dolori. La vita le mise davanti prove difficili, come la perdita prematura di due bambini, ma anche momenti di felicità, come la nascita della figlia Elisa. Il lavoro non le spaventava: in fabbrica prima, alla guida di un circolo poi, dove condivideva fatiche e impegno accanto al marito, distinguendosi anche per le sue doti culinarie.
Il cuore nel volontariato e la forza di ricominciare
Instancabile, Maria non si limitò alla famiglia e al lavoro. Diede il proprio contributo alla Pro Loco di San Pietro di Govone, offrendo tempo ed energie a beneficio della comunità. La sua vita subì un’ulteriore svolta quando rimase vedova da giovane, ma non si arrese: con dignità e indipendenza continuò a farsi forza, sostenendo con amore la figlia e accompagnando la crescita dei nipoti.
Un esempio per tutta la comunità
Oggi Maria vive presso la residenza per anziani Zabert di Valfenera, dove è stimata e benvoluta da tutti per la sua dolcezza e per il forte legame che continua a mantenere con i suoi familiari.
“Rivolgo alla signora Marus sinceri auguri di serenità – dichiara il presidente della Provincia, Maurizio Rasero – La sua lunga vita, fatta di lavoro, dedizione e amore per la famiglia, è un esempio prezioso per tutta la comunità astigiana e un patrimonio di memoria che merita di essere custodito”.