Cultura e tempo libero - 26 settembre 2025, 07:08

Festivale del Medioevo, "Iubilate Deo": Concerto per celebrare il primo Giubileo nella storia. ieri apertura con il convegno "Il Medioevo immaginario nel teatro musicale" [FOTO]

Ultimo appuntamento domenica 28 settembre alle 21 al museo diocesano San Giovanni in via Natta 36 ad Asti, con ingresso libero

Alcuni momenti del convegno di ieri (MerfePhoto)

In occasione dell’Anno Santo 2025, il gruppo di musica antica La Ghironda e il Coro Laeti Cantores renderanno omaggio al primo Giubileo ufficiale della storia, indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300, con il concerto “Iubilate Deo”. L’evento, ultimo appuntamento del Festival del Medioevo Astese organizzato dal Comune di Asti, si svolgerà domenica 28 settembre alle 21 al museo diocesano San Giovanni in via Natta 36 ad Asti, con ingresso libero.

Testimone prezioso di quell’evento unico fu l’astigiano Guglielmo Ventura, mercante di spezie e storico che, nel suo Memoriale, narrò quanto vissuto in prima persona nella Città Santa. Il testo del decreto emanato da Bonifacio VIII è riportato in appendice al manoscritto del Memoriale conservato presso la Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti: si tratta dell’unico esemplare noto tra i vari manoscritti esistenti. Il concerto si inserisce nell’ambito del progetto di Città e Cattedrali “Testimoni di speranza – Le Comunità in cammino”.

Il primo Giubileo e la folla dei pellegrini

Il primo Giubileo, istituito da Bonifacio VIII sulla base di una tradizione biblica, offriva a chi vi partecipava la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria dei peccati. L’avvicinarsi del nuovo secolo, accompagnato dalla diffusa paura della fine dei tempi, vide affluire a Roma – dal Natale del 1299 – un numero crescente di fedeli, tutti desiderosi di benedizioni e reliquie. L’offerta dell’indulgenza plenaria fece sì che Roma venisse letteralmente invasa da pellegrini; la situazione richiese persino l’istituzione di sensi unici per i pedoni, come racconta Dante Alighieri nella sua Commedia, testimone oculare di quell’epoca.

Il concerto “Iubilate Deo” proporrà un racconto di quell’evento straordinario, sottolineato dalle musiche e dai canti che accompagnavano i pellegrini nei lunghi cammini verso la città eterna. Questi canti avevano il ruolo di scandire il passo, scacciare la fatica e la monotonia, e talvolta attirare l’attenzione su chi chiedeva ospitalità o elemosina.

Repertori storici e protagonisti

La musica eseguita attinge alle fonti autentiche dell’epoca: Laudari, Cantigas di Santa Maria e numerose composizioni anonime medioevali. Il gruppo La Ghironda, fondato da Florio Michielon nel 1982, prende il nome proprio dalla ghironda, strumento a corde di radici antiche, divenuto patrimonio di trovatori e giullari nel Medioevo. Con un ricco percorso di concerti in Italia e all’estero nei più importanti festival, La Ghironda porta sul palco canti di trovatori provenzali, musiche liturgiche sulla natività di Gesù e la Passione, canti goliardici dai Carmina Burana, brani per danza, canti di pellegrini e melodie tratte dalle Cantigas de Santa Maria, la più vasta raccolta di musica sacra non liturgica del XIII secolo.

Il Coro Laeti Cantores, nato a Canelli nel 1992 e diretto da Orietta Lanero fin dalle origini, opera prevalentemente nel campo della musica sacra a cappella. Il coro vanta riconoscimenti in importanti concorsi nazionali e internazionali e da alcuni anni collabora stabilmente con La Ghironda.

Ieri il Festival si è aperto con  il convegno "Il Medioevo immaginario nel teatro musicale", con i critici musicali Alberto Bazzano, Marco Leo e Alessandro Mormile, insieme al regista Andrea Bernard.

Sabato 27 settembre, alle 11, la Biblioteca Astense accoglierà la conferenza "Come il cinema ricostruisce la Storia: Il Medioevo", dove l'esperto di cinema Umberto Ferrari guiderà il pubblico alla scoperta del rapporto tra la settima arte e il mito medievale.

La giornata conclusiva di domenica 28 settembre si svolgerà al Museo Diocesano San Giovanni. Alle 16.30 è in programma la conferenza "Il Palio di Asti: storia, memoria e revivals neomedievali" di Nicolò Maggio

Un omaggio a due grandi astigiani

Un momento particolarmente sentito del festival è l'omaggio a due figure fondamentali della cultura astigiana, lo storico Renato Bordone e il disegnatore Luigi Piccatto, a cui è dedicata la mostra su "Martino di Loreto". Donatella Gnetti, già direttrice della Biblioteca Astense, ha ricordato con affetto la genesi dell'opera, sottolineando come la mostra sia "una splendida occasione per ricordarli". L'esposizione riproduce le affascinanti tavole di Piccatto, basate sulla rigorosa trama concepita da Bordone.

Infine, per chi volesse approfondire la conoscenza del territorio, sono previste due visite guidate ad Asti Medievale, sabato 27 alle 15 e domenica 28 alle 10.30, a cura dell'ATL Langhe Monferrato Roero. Per maggiori informazioni e prenotazioni, è possibile consultare il sito ufficiale.

Alcuni momenti del convegno di ieri (MerfePhoto)

Alcuni momenti del convegno di ieri (MerfePhoto)

Alcuni momenti del convegno di ieri (MerfePhoto)

Alcuni momenti del convegno di ieri (MerfePhoto)

Alcuni momenti del convegno di ieri (MerfePhoto)

Redazione