Attualità - 29 settembre 2025, 06:29

Uniti si Può: "Asti e lo sport, serve una nuova visione"

I consiglieri Briccarello e Bosia attaccano: "Impianti disfunzionali e realtà sportive dimenticate"

Lo sport ad Asti rappresenta una risorsa preziosa, fatta di passione, volontariato e realtà associative che ogni giorno si impegnano per offrire occasioni di crescita e inclusione. Tuttavia, la situazione delle strutture cittadine continua a destare preoccupazione. A sottolinearlo sono i consiglieri comunali di "Uniti si Può", Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, che invitano l’amministrazione a un cambio di passo: "Occorre un piano straordinario per restituire dignità agli impianti e garantire a tutti, dagli studenti agli atleti paralimpici, spazi sicuri e adeguati".

"Una città sul fondo delle classifiche"

"Ancora una volta – affermano i due consiglieri – Asti si ritrova sul fondo delle classifiche nazionali per qualità e accessibilità delle strutture sportive. La nostra città è oggi, a tutti gli effetti, maglia nera dello sport, un triste primato che riflette anni di incuria, scelte sbagliate e mancanza di visione".

Secondo Briccarello e Bosia, mentre altrove lo sport viene considerato una leva di coesione sociale, inclusione e benessere, "ad Asti lo sport sopravvive a fatica. Gli impianti sono spesso inutilizzabili, quando non addirittura pericolosi".

Il caso della squadra paralimpica di bocce

Uno degli esempi più emblematici, spiegano, riguarda la squadra paralimpica di bocce, da sempre motivo d’orgoglio per la città. "Questa realtà – sottolineano – è il fiore all’occhiello dello sport inclusivo astigiano, eppure da quest’anno si trova senza una palestra dove allenarsi. Un simbolo positivo di integrazione e passione lasciato nell’indifferenza generale, senza una risposta né una soluzione da parte delle istituzioni".

L’eroismo dei volontari non basta più

Lo sport astigiano resiste, ricordano i due consiglieri, grazie alla dedizione delle associazioni locali: "Nonostante tutto – scrivono – lo sport va avanti. Lo fa grazie alla passione e all’impegno delle singole realtà e associazioni sportive, che tra mille difficoltà tengono in piedi ciò che resta di un sistema allo sfascio. Ma non basta più l’eroismo dei volontari e degli allenatori: serve un cambio di prospettiva drastico e urgente".

"Vogliamo chiarezza sui fondi"

La richiesta è chiara: un piano straordinario per riqualificare gli impianti e trasparenza totale sulla gestione delle risorse pubbliche. "È necessario sapere quali risorse sono disponibili, come sono state impiegate finora e perché tanti interventi fondamentali siano stati rimandati o ignorati – denunciano –. Non si può continuare a parlare di sport solo in campagna elettorale: servono fatti, investimenti mirati e una gestione seria e trasparente delle risorse".

Un appello al sostegno privato

Non manca un richiamo al ruolo delle realtà economiche del territorio. "Occorre una chiamata alle armi alle realtà private interessate a sostenere le squadre locali – spiegano i consiglieri –. Lo abbiamo fatto anche noi con la Casa del Popolo, diventando sponsor della squadra calcistica Los Illegales. Un piccolo gesto che però consente di portare avanti non solo una passione, ma una vera e propria linea di benessere cittadino".

Concludono i due esponenti: "Lo sport è salute, educazione, inclusione sociale e benessere collettivo. È inaccettabile che una città come Asti sia ridotta in queste condizioni. Serve un piano immediato e coraggioso, che metta finalmente al centro le persone che lo sport lo vivono ogni giorno".

Redazione


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