Il primo assaggio di inverno meteorologico ha fatto la sua comparsa questa mattina sui rilievi e fondovalle del Piemonte nord-occidentale, con temperature che hanno raggiunto valori particolarmente rigidi per il periodo.
Temperature minime nell'Astigiano
Secondo Dati Meteo Asti I fondovalle dell'Astigiano si sono confermati le zone più fredde della pianura piemontese, con le stazioni di monitoraggio che hanno registrato valori molto prossimi al punto di congelamento:
• +1,2°C a San Marzano Oliveto - il valore più basso della provincia • +1,9°C a Boglietto di Costigliole d'Asti • +2,1°C a Incisa Scapaccino • +2,3°C a Castellero e Castel Boglione.
"Questi valori - spiegano gli esperti -testimoniano come l'orografia particolare dei fondovalle astigiani favorisca il ristagno delle masse d'aria fredda durante le ore notturne, creando condizioni ideali per il raggiungimento di temperature molto basse".
Il record del Cuneese: prima gelata stagionale
Tuttavia, il primato del freddo di questa mattinata spetta al territorio cuneese, dove si è verificata la prima gelata della stagione autunnale. A San Giovanni Belbo di Camerana (CN), situata a 622 metri sul livello del mare, il termometro è sceso fino a -0,7°C.
"Questa località rappresenta un caso particolare dal punto di vista meteorologico: si tratta dell'unica stazione al di sotto dei 1000 metri di quota in tutto il Nord-Ovest che questa mattina ha registrato una temperatura sotto lo zero. La sua posizione nel fondovalle dell'alta Valle Belbo, nei pressi delle sorgenti del fiume Belbo, crea condizioni microclimatiche eccezionali che favoriscono l'accumulo di aria fredda negli strati più bassi".
Questo episodio segna un momento di transizione stagionale significativo, evidenziando come le caratteristiche topografiche locali influenzino drasticamente le temperature minime. I fondovalle, tanto nell'Astigiano quanto nel Cuneese, si confermano vere e proprie "piscine di freddo" dove l'aria gelida si accumula durante le notti serene, creando condizioni ideali per le prime gelate autunnali.
La distribuzione geografica di questi valori minimi sottolinea l'importanza del microclima locale nella determinazione delle temperature, con differenze anche significative in aree geograficamente vicine ma caratterizzate da orografie differenti.