Attualità - 03 ottobre 2025, 16:26

Settantacinque anni di servizio alla comunità: il Rotary Club Asti celebra un traguardo storico

La serata conviviale a Ca' Vittoria ha ripercorso la storia del sodalizio fondato nel 1950 da personalità di spicco del territorio

Il governatore Gentile, il presidente Gai e il past governatore Montalcini con la targa del Presidente del Rotary International per i 75 anni del sodalizio astigiano

Una targa del presidente internazionale Francesco Arezzo e il ricordo dei padri fondatori hanno caratterizzato martedì sera la celebrazione del 75° anniversario del Rotary Club Asti. La serata conviviale, svoltasi al ristorante Ca' Vittoria di Tigliole, ha rappresentato un momento di riflessione sulla lunga storia di servizio alla comunità portata avanti dal sodalizio astigiano.

Il riconoscimento del Rotary International

Il governatore del Distretto Rotary 2032 Luigi Gentile, anch'egli astigiano, ha consegnato al presidente del Club Renzo Gai una targa speciale firmata dal presidente del Rotary International Francesco Arezzo. Il riconoscimento esprime gratitudine per il "costante impegno al servizio della comunità" dimostrato dal club nel corso dei suoi tre quarti di secolo di attività.

La presenza del governatore distrettuale ha sottolineato l'importanza del club astigiano all'interno dell'organizzazione rotariana nazionale, evidenziando come le attività locali si inseriscano in una rete più ampia di iniziative solidali e culturali.

L'Asti del 1950: un viaggio nel tempo

Il momento più suggestivo della serata è stato l'intervento del socio Luigi Florio, già sindaco di Asti, che ha tracciato un affascinante quadro della città di 75 anni fa. "Asti contava poco più di 50.000 abitanti e aveva strade perlopiù sterrate, compresa parte di corso Alfieri", ha ricordato Florio, descrivendo una realtà urbana profondamente diversa da quella attuale.

La città era "abbondantemente caratterizzata dalla presenza di orti e campagna in zone oggi centrali", come quelle adiacenti all'attuale corso Matteotti - allora denominato corso Industria - e al tratto di corso Dante a nord di piazza Vittorio Veneto. Un paesaggio che testimonia la rapidissima trasformazione urbana vissuta dal capoluogo negli ultimi decenni.

I padri fondatori: un gruppo di eccellenze

"Asti stava avviandosi verso il boom economico degli anni Cinquanta", ha spiegato Florio, "e in quel clima di grandi speranze e forte ottimismo un gruppo di cittadini di indubbio valore decise di fondare il primo club di servizio della nostra provincia".

Il primo presidente fu Umberto Grilli, avvocato e già deputato all'Assemblea Costituente, che all'epoca ricopriva anche la carica di presidente della Provincia di Asti. Tra i soci fondatori figuravano personalità di primo piano del tessuto economico e culturale locale: il vicepresidente Marte Ercole, amministratore delegato delle omonime ferriere e presidente della Camera di Commercio, Luigi Baudoin, magistrato e storico che sarebbe diventato governatore distrettuale negli anni Sessanta.

Non mancavano rappresentanti del mondo agricolo come Paolo Bonaccorsi, presidente dell'Associazione Allevatori, e del settore sanitario con i primari ospedalieri Carlo Currado, Ettore Debenedetti e Giangiacomo Olivati. Il mondo accademico era rappresentato da Prospero Masoero, docente universitario e membro dell'Accademia delle Scienze, mentre il settore imprenditoriale vantava la presenza di Angelo Riccadonna, amministratore delegato dell'omonima casa vinicola.

Completavano il gruppo i farmacisti Giuseppe Muratorio, Gabriele Stevano e Caro Caratti, quest'ultimo anche rinomato incisore, testimonianza della varietà professionale che ha sempre caratterizzato il sodalizio.

"Si è messa così in moto un'entità virtuosa, tuttora più che mai attiva", ha sottolineato Florio, "che nel corso dei decenni ha arricchito Asti con miriadi di iniziative culturali e sociali". Tra i contributi più significativi alla crescita della città, il relatore ha ricordato il sostegno alla nascita dell'Istituto Tecnico Artom, importante scuola superiore che nei primi anni di vita fu sostenuta economicamente proprio dal Rotary Club.

L'evento ha visto la partecipazione di numerosi soci e ospiti, tra cui il past governatore Rotary Gino Montalcini, la presidente del Rotaract Club Asti Gabriella Rallo e l'assessore alla Cultura del Comune di Asti Paride Candelaresi. La presenza di rappresentanti istituzionali e di diverse generazioni del mondo rotariano ha evidenziato la continuità e il radicamento del club nel tessuto sociale astigiano.

Redazione