L'autunno segna l'inizio della stagione della raccolta dei funghi, un'attività che nel territorio astigiano rappresenta non solo una tradizione secolare ma anche un momento di profondo contatto con la natura.
Tuttavia, questa passione può nascondere pericolose insidie se non si seguono le dovute precauzioni. Ogni anno, la maggior parte delle intossicazioni deriva da funghi raccolti autonomamente e non sottoposti al necessario controllo di commestibilità.
Il centro di controllo micologico dell'Asl At: un servizio gratuito per la sicurezza
Nel territorio astigiano, l'Asl At mette a disposizione un servizio gratuito di controllo della commestibilità dei funghi attraverso il proprio centro di controllo micologico.
Il servizio è attivo dal 15 settembre al 14 novembre con orario specificamente dedicato ai cittadini: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 15 presso la sede Asl di via Conte Verde 125 ad Asti.
Per accedere al servizio è gradita la prenotazione telefonica al numero 0141 484920.
Gli esperti raccomandano di portare al controllo tutta la quantità di funghi raccolta o ricevuta in regalo, poiché anche una piccola porzione di funghi velenosi può compromettere l'intera raccolta.
La consulenza è fornita da micologi qualificati appartenenti al dipartimento di prevenzione dell'Asl At e ha l'obiettivo primario di prevenire casi di intossicazione e avvelenamento.
Norme comportamentali per una raccolta sicura e responsabile
La raccolta dei funghi deve seguire precise regole comportamentali che garantiscono sia la sicurezza del raccoglitore sia la tutela dell'ecosistema boschivo:
Modalità di raccolta corretta
Raccogliere esclusivamente esemplari interi e completi di tutte le parti necessarie alla determinazione della specie
Selezionare solo esemplari giovani e assolutamente sani
Pulire i funghi sul posto solo sommariamente con un coltellino, mantenendo intatte le parti fondamentali per l'identificazione
Trasporto e conservazione:
Utilizzare contenitori rigidi e aerati, realizzati preferibilmente in fibre naturali intrecciate
Evitare assolutamente l'uso di sacchetti o contenitori in plastica, che impediscono la diffusione delle spore e compromettono le qualità organolettiche
Non utilizzare rastrelli, uncini o altri attrezzi che possano danneggiare lo strato umifero del suolo, il micelio e l'apparato radicale delle essenze arboree
Limiti quantitativi e qualitativi:
Rispettare il limite massimo di 3 kg per persona al giorno, come stabilito dalla legge regionale n. 32/1982
Non raccogliere la specie Amanita cesarea allo stato di ovolo chiuso, poiché non è distinguibile da specie simili ma velenose
Non distruggere volontariamente funghi di qualsiasi specie, anche se velenosi o non commestibili
Autorizzazioni per la raccolta nel territorio piemontese
Nel territorio dell'Unione montana Langa astigiana Val Bormida (che comprende comuni come Bubbio, Cassinasco, Castel Boglione, Cessole, Loazzolo, Mombaldone, Monastero Bormida, Montabone, Olmo Gentile, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, Serole e Vesime), la raccolta funghi è subordinata al rilascio di un titolo specifico. [citation:7]
Costi delle autorizzazioni:
5 euro per validità giornaliera
10 euro per validità settimanale
30 euro per validità annuale
60 euro per validità biennale
90 euro per validità triennale
Il pagamento può essere effettuato tramite PagoPA sul sito dell'Unione montana (www.unionelangastigiana.at.it).
È importante sottolineare che alcune specie sono esenti dall'obbligo di autorizzazione: chiodini (Armillariella mellea), prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), specie del genere Morchella, gambe secche (Marasmius oreades), orecchione (Pleurotus ostreatus), coprino chiomato (Coprinus comatus) e mazza di tamburo (Macrolepiota procera).
Sfatare i falsi miti: la scienza contro le credenze popolari
Nonostante l'evoluzione delle conoscenze scientifiche, persistono ancora oggi pericolose credenze popolari sui funghi che possono portare a gravi conseguenze:
Falsi miti da evitare:
Non è vero che i funghi provvisti di tubuli e pori siano sempre commestibili
Non è vero che quelli con lamelle siano necessariamente velenosi
È falso che i funghi rosicchiati da lumache o animali del bosco siano sicuramente commestibili
Non è vero che i funghi che cambiano colore al taglio siano automaticamente velenosi
La verità scientifica è che non esiste alcun metodo empirico per distinguere con certezza i funghi commestibili da quelli velenosi. Solo l'analisi dei caratteri morfocromatici e l'accurata valutazione dell'habitat di crescita, condotta da esperti qualificati, può garantire una determinazione sicura della specie.
Classificazione dei funghi e rischi ambientali
I funghi vengono generalmente classificati in tre categorie principali:
Funghi commestibili: possono essere consumati cotti senza problemi, salvo specifiche intolleranze alimentari individuali
Funghi non commestibili: pur non contenendo sostanze tossiche, presentano sapori sgradevoli, odori repellenti, consistenza anomala o infestazioni parassitarie
Funghi velenosi o tossici: contengono sostanze che possono causare danni gravi alla salute, anche se consumati in quantità minime
È fondamentale considerare che anche i funghi commestibili possono essere contaminati da agenti esterni presenti nell'ambiente. Per questo motivo è essenziale evitare la raccolta in aree contaminate come: prossimità di strade ad alto traffico, discariche, zone industriali inquinanti, terreni trattati con fitosanitari o esposti a metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio) e radionuclidi.
Consumo sicuro e preparazione corretta
Per consumare i funghi spontanei in totale sicurezza, è necessario seguire specifiche indicazioni nutrizionali e di preparazione:
Raccomandazioni generali:
I funghi sono considerati un alimento a basso contenuto calorico ma di notevole impegno digestivo
Devono essere consumati con moderazione
Non sono consigliabili per bambini, donne in gravidanza o allattamento, persone affette da malattie debilitanti
Conservazione e preparazione:
Conservare in frigorifero e consumare entro 2 giorni dalla raccolta
Cuocere sempre i funghi prima del consumo
I funghi del genere Armillaria (chiodini) richiedono una pre-bollitura di almeno 15-20 minuti con eliminazione dell'acqua di bollitura
Precauzioni speciali: la peste suina africana
Nel contesto attuale, i raccoglitori di funghi nelle zone di restrizione II per la peste suina africana devono adottare specifiche misure preventive:
Munirsi di disinfettanti specifici contro il virus Psa
Utilizzare soprascarpe usa e getta o calzature facilmente disinfettabili
Evitare contatti con suini allevati nelle 48 ore successive alla raccolta
Smaltire correttamente tutti i materiali monouso utilizzati
Disinfettare accuratamente le zampe di eventuali cani al seguito
Sicurezza nel bosco: precauzioni fondamentali
La raccolta dei funghi comporta anche rischi legati all'ambiente boschivo. È quindi essenziale adottare comportamenti prudenti:
Non andare mai da soli nel bosco: il rischio di perdersi, cadere o incontrare animali selvatici è sempre presente
Rispettare la sentieristica e la segnaletica presente
Non abbandonare rifiuti e rispettare le proprietà private
Non raccogliere fiori o danneggiare la flora spontanea
Non disturbare la fauna selvatica: se si incontrano cuccioli di animali, lasciarli dove sono senza toccarli
Una tradizione da preservare con responsabilità
La passione per la raccolta dei funghi rappresenta nel territorio astigiano una tradizione che unisce il piacere della scoperta alla valorizzazione del patrimonio naturale locale. Tuttavia, questa attività deve essere sempre accompagnata dalla massima prudenza e dal rispetto delle norme di sicurezza. Il servizio gratuito di controllo micologico dell'Asl At rappresenta un prezioso strumento di tutela della salute pubblica, mentre il rispetto delle regole di raccolta garantisce la preservazione degli ecosistemi boschivi per le generazioni future.
La conoscenza approfondita delle specie fungine locali, unita al rispetto per l'ambiente e alle precauzioni sanitarie, permette di continuare questa antica tradizione astigiana in totale sicurezza, tramandando alle nuove generazioni non solo la passione per i prodotti del bosco, ma anche il senso di responsabilità verso la natura che ci circonda.
Contatti utili per informazioni:
Asl At - Centro di controllo micologico: 0141 484920
Unione montana Langa astigiana Val Bormida: 0144-93244
Siti di riferimento: www.regione.piemonte.it (sezione funghi) - www.unionelangastigiana.at.it