Politica - 05 ottobre 2025, 10:05

Asti davanti al bivio della rinaturalizzazione: Uniti Si Può sollecita l’amministrazione comunale sul bando regionale e sulle opportunità per la città

Briccarello e Bosia: “Città pronta a cogliere risorse e visione o rischiamo di perdere ulteriori fondi e occasioni?”

Bosia e Briccarello

Uniti Si Può, gruppo consiliare di Asti, rappresentato da Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, ha presentato un’interpellanza urgente al sindaco e all’assessore competente dopo la pubblicazione del Bando “Rinaturalizzazione dei suoli degradati” promosso dalla Regione Piemonte.

Il bando, attivo dal quindici settembre fino alle dodici del tredici novembre, “mette a disposizione risorse per realizzare nuove aree verdi urbane e periurbane” e “prevede la possibilità di presentare progetti da parte dei Comuni con copertura fino al cento per cento a fondo perduto per interventi mirati su aree degradate, da de-impermeabilizzare e trasformare in spazi verdi con copertura arborea significativa, sistemi sostenibili di sub-irrigazione e una quota massima del dieci per cento destinata a opere impermeabili”.

La misura, si legge, “premia anche eventuali cofinanziamenti aggiuntivi e consente di comprendere la progettazione esecutiva e il collaudo nel contributo regionale qualora il progetto venga ammesso”. Gli interventi dovranno “rispondere a criteri tecnici precisi: almeno il novanta per cento della superficie dovrà essere vegetata, e più del cinquanta per cento dovrà avere densità arborea, mentre non più del dieci per cento dell’area potrà essere destinata a parcheggi o altre opere accessorie”.

Nell’interpellanza, Uniti Si Può chiede all’amministrazione se “il Comune di Asti intende partecipare con un progetto a questa opportunità di trasformazione urbana e rigenerazione ambientale? Sono già state individuate aree idonee, come l’ex casermone o altri spazi urbani degradati, oppure vi sono percorsi di progettazione o di ascolto in corso con stakeholder e realtà ambientali locali?” E ancora: “Si terrà conto dei criteri di ammissibilità previsti dal bando e si intende presentare progetti realmente rispondenti a questi parametri?”

L’interpellanza tocca anche l’integrazione possibile con altre risorse: “La Provincia ha annunciato un pacchetto di un milione e cinquecentomila euro all’anno, per cinque anni, a fondo perduto. Il Comune di Asti intende coordinare o integrare queste due fonti di finanziamento? Qual è la strategia per massimizzare efficacia, impatto e copertura dei progetti?”

Briccarello e Bosia aggiungono: “Se già per il Centro per l’impiego abbiamo visto il rischio concreto di perdere tre milioni di euro, ora è altrettanto grave non sapere se il Comune si stia attivando per altre misure pari ad almeno due milioni (più i contributi quinquennali) utili a restituire dignità e sicurezza a porzioni importanti della città”.

La domanda finale arriva netta: “Ci sono progetti idonei? Quali le aree individuate? È stato avviato un vero confronto con la città? Quale motivazione può giustificare la mancata partecipazione a bandi di questa portata?”

Per maggiori dettagli tecnici e per leggere il testo integrale del bando, si può consultare la pagina ufficiale della Regione Piemonte: Bando rinaturalizzazione dei suoli degradati.


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