Il dibattito, che da decenni infiamma sistematicamente la politica astigiana, sulla tangenziale sud ovest torna a far discutere. A riaccendere la polemica è la conferma, emersa durante un'audizione in Regione Piemonte, che la società ITP S.p.A. sta procedendo alla definizione del piano di fattibilità. Un passo avanti che però, secondo le opposizioni, nasconde una verità ben diversa.
A sottolinearlo è il consigliere regionale Alice Ravinale. "ITP S.p.A., gestore della Torino-Piacenza, ha confermato che il progetto sarà sottoposto al Ministero entro fine anno, ma ha anche dichiarato che questa infrastruttura non rientra tra le opere prioritarie", afferma la consigliera. Un dettaglio non da poco, che mette in dubbio l'effettivo finanziamento dell'opera, nonostante gli annunci dell'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Marco Gabusi, già sindaco di Canelli e presidente della Provincia di Asti.
La critica si sposta poi sull'impatto economico del progetto. "Noi ribadiamo con forza che si tratta di un’opera inutile, dannosa e rappresenterebbe un enorme spreco di risorse pubbliche", prosegue Ravinale. Al centro del contendere c'è il costo previsto: 190 milioni di euro, a cui si sommano 400.000 euro per la sola progettazione, per realizzare appena 4,9 chilometri di strada. Si tratta di una cifra esorbitante, pari a circa 38 milioni di euro al chilometro, in una regione dove, secondo il rapporto Pendolaria di Legambiente, si trovano tre delle quattro peggiori linee ferroviarie del Nord Italia.
Sulla stessa linea d'onda si pongono i consiglieri comunali Vittoria Briccarello e Mauro Bosia del gruppo Uniti si può, che puntano il dito direttamente contro l'assessore regionale. "Come accade puntualmente ad ogni campagna elettorale, l’assessore Gabusi torna a parlare della Tangenziale di Asti Sud-Ovest, fingendo di volerla realizzare", affermano, descrivendo un copione che si ripeterebbe da anni per polarizzare l'opinione pubblica.
Secondo i consiglieri, negli ultimi otto anni non sarebbero stati fatti passi concreti per migliorare la viabilità cittadina con soluzioni alternative e più sostenibili. "Non sono state accolte proposte fondamentali, come la realizzazione di collegamenti stradali già esistenti o il potenziamento del trasporto pubblico locale", sottolineano, ricordando come alcune modifiche alla viabilità abbiano persino peggiorato la congestione del traffico.
La richiesta, dunque, è netta: "Chiediamo per l’ennesima volta che le risorse economiche e progettuali vengano investite in soluzioni di viabilità efficaci nel breve termine, che non prevedano sprechi di denaro pubblico per opere destinate a rimanere inutili per decenni".