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Attualità | 10 ottobre 2025, 09:23

Falco di palude salvato dai guardiaparco, ma non sopravvive: sospetti di bracconaggio

L'animale, recuperato presso gli Stagni di Belangero, presentava una frattura all'ala con foro da arma da fuoco. Avviata indagine dalla Procura

Alessandro Lago guardiaparco del Parco Paleontologico

Alessandro Lago guardiaparco del Parco Paleontologico

Un esemplare di falco di palude è stato recuperato nei giorni scorsi dai guardiaparco del Parco Paleontologico Astigiano nella zona degli Stagni di Belangero, al confine tra Revigliasco e Antignano. L'animale, individuato dal naturalista Leonardo Corino, giaceva a terra incapace di volare e presentava evidenti segni di zoppia. Trasportato d'urgenza al Centro LIPU di Tigliole, il rapace è stato sottoposto a cure veterinarie ma non è sopravvissuto nonostante le attenzioni ricevute.

I segni sospetti e le indagini

Il falco presentava una frattura a un'ala con un foro ben visibile da parte a parte, oltre a uno stato di forte debilitazione, denutrizione e disidratamento. Le condizioni dell'animale fanno ritenere che possa essere stato vittima di bracconaggio. I guardiaparco hanno quindi inviato un'informativa alla Procura della Repubblica segnalando la presenza di comportamenti illegali nelle aree tutelate dal Parco.

L'appello alla collaborazione

L'episodio sottolinea l'importanza della collaborazione tra Parco Paleontologico e LIPU, nonché della prontezza dei cittadini nell'attivare tempestivamente la catena del soccorso. Il lavoro dei guardiaparco si conferma fondamentale per la tutela della fauna selvatica e degli habitat naturali, patrimonio comune da preservare con responsabilità.

Redazione

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