La tragedia verificatasi ieri a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, dove l'esplosione dolosa di un casolare ha provocato la morte di tre carabinieri e il ferimento di numerosi militari dell'Arma, ha visto anche il coinvolgimento di un carabiniere di origini astigiane.
Si tratta del 37enne Nicolò Comin, comandante della Squadra Operativa di Supporto (Sos) di Genova, un reparto specializzato chiamato a intervenire in situazioni ad alto rischio. La sua squadra era stata inviata nel veronese - insieme ai colleghi delle Sos di Mestre e Padova - proprio per fornire ausilio ai colleghi locali, data la nota pericolosità dei tre fratelli che occupavano l'abitazione e che già in passato avevano minacciato gesti estremi.
Al momento della deflagrazione costata la vita a tre colleghi, il comandante si trovava a pochi metri dall'edificio ed è stato investito in pieno dall'onda d'urto. L'impatto lo ha sbalzato a terra, causandogli diverse contusioni e una ferita alla mandibola dovuta a una scheggia. Immediatamente soccorso, è stato trasportato all'ospedale Negrar per gli accertamenti del caso, che fortunatamente hanno escluso complicazioni gravi. Le sue condizioni, definite non in pericolo di vita fin da subito, gli hanno permesso di essere dimesso in breve tempo e di fare ritorno in Liguria già nella giornata di ieri, consentendogli così di riabbracciare la compagna e il figlio di pochi mesi.