Quarta giornata per “Asti Si’Cura”, la settimana europea dedicata alla sicurezza sul lavoro, che questa mattina ha portato studenti e istituzioni all’interno dello stabilimento Gaia Spa di Valterza. Un’iniziativa promossa da Federmanager, in collaborazione con la Prefettura e il comitato “Asti Si’Cura”, per unire educazione ambientale, innovazione e cultura della sicurezza.
“Abbiamo abbracciato questo progetto a 360 gradi – ha spiegato Federico Marchese, presidente di Federmanager Asti – perché crediamo che il nostro ruolo sia anche quello di restare vicini al territorio. Oggi siamo in un consorzio che parla di futuro, di rigenerazione di materiali plastici e metallici. Per questo abbiamo voluto portare gli studenti dell’Istituto Artom: è importante che vedano da vicino cosa significa organizzazione, sostenibilità e valorizzazione dei rifiuti. Il nostro obiettivo è seminare: se riusciremo a formare nuove coscienze, tra qualche anno potremo leggere numeri sull’infortunistica molto più bassi”.
Le istituzioni e il modello Asti
Sull’efficacia della settimana è intervenuto anche Stefano Calella, presidente del comitato provinciale di coordinamento Inail: “Le istituzioni hanno risposto con grande partecipazione: la Prefettura, l’Inail e le associazioni sono presenti in quasi tutte le iniziative. Proprio due giorni fa, nella giornata nazionale della salute e sicurezza sul lavoro, Asti è stata citata come modello virtuoso a livello nazionale per la capacità di fare rete e promuovere progetti concreti”.
Gaia, eccellenza del riciclo
Accogliendo studenti e autorità, Giancarlo Franzino, presidente di Gaia Spa, ha raccontato le attività del sito: “Oggi mostreremo ai ragazzi della quinta dell’Artom come funziona la filiera del riciclo della plastica, dalla ricezione del materiale fino al trattamento finale. Faremo focus anche sulla selezione del cartone e sulla gestione di altri rifiuti come il vetro o gli ingombranti. La sicurezza, in questo contesto, è fondamentale: abbiamo tutte le figure interne, dall’RSPP al servizio di prevenzione, e certificazioni ISO che attestano la qualità del nostro sistema. Prevenire e rispettare le normative è parte integrante del nostro lavoro quotidiano”.
Gli studenti protagonisti
A chiudere, le parole di Vincenzo Piperissa, docente dell’Istituto Artom: “Per noi questa settimana è stata molto importante. Abbiamo affrontato diversi incontri sul tema della sicurezza e oggi, grazie a Gaia, abbiamo unito l’aspetto ambientale e quello tecnico. Abbiamo portato una classe dell’indirizzo chimico, perché qui i ragazzi possono vedere come teoria e pratica si incontrano. È un’esperienza che li arricchisce e li rende più consapevoli”.
Una mattinata di formazione sul campo, dunque, dove la sicurezza è diventata esperienza concreta e dialogo tra scuole, imprese e istituzioni.