Viviamo in un posto bellissimo - 25 ottobre 2025, 07:27

Viviamo in un posto bellissimo dove il Tanaro si può guadare

Puntata sul nuovo sistema di attraversamento del Tanaro che collega Rocchetta Tanaro alla provinciale Asti Alessandria, un guado per auto, appena inaugurato

Il nuovo guado

Ma chi è David Livingston? Domanda che riecheggia da un paio di giorni tra i rocchettesi. Tanto che, da giovedì scorso, la mitica frase "Doctor Livingstone, I presume?", pronunciata da Henry Morton Stanley il 10 novembre 1871, potrebbe cambiare in modo drastico, legata a contingenze astigiane: “Rocchetta Tanaro, I presume?”.

Stanley, giornalista, dopo quasi un anno di ricerche del famoso esploratore, lo aveva trovato in un remoto villaggio nei pressi del lago Tanganica.

 Era scomparso da due, in Africa da sei, arrivato come missionario che si era presto scordato di diffondere la parola di Dio, preso dallo smania di esplorare. 

Livingstone aveva viaggiato dove nessun altro era mai arrivato prima, fino a scoprire le cascate Vittoria, dedicandosi anima e corpo allo studio dei sistemi fluviali del grande bacino dell'Africa centrale. 

Il New York Herald, per cui lavorava Stanley come corrispondente estero, gli aveva offerto 20.000 dollari come incentivo a fargli trovare il famoso esploratore e, una volta trovato, dopo la famosa frase, era rimasto con lui diversi mesi. 

Nel marzo del 1872 i due si dissero addio e Stanley tornò a casa. Livingstone no, morto l'anno successivo in un villaggio sul lago Bangweulu, in Zambia. Tra i vari racconti riportati da Stanley al New York Herald, poi diventati libro, indimenticabili quelli dei tanti avventurosi guadi, di piccoli corsi d’acqua e di grandi fiumi impetuosi.

Avventure sull’acqua che, da giovedì scorso, 23 ottobre, accompagneranno chi decida di raggiungere Rocchetta Tanaro dalla direttrice Asti-Alessandria e i rocchettesi che decidessero di scegliere quella via per uscire dal paese.

 Conseguenza dell’apertura dei lavori di demolizione del ponte di Rocchetta, con la conseguente apertura del transito sul 'guado'. Lunga storia quella del ponte: era il 2018 quando si erano rilevate problematiche sulla soletta e così, per limitare il peso sulla struttura, era stato istituito il senso unico alternato, in attesa del rifacimento. Il progetto non poteva che prevedere qualche alternativa all’assenza di ponte per almeno un annetto.

 Ecco lì la creazione di un guado per auto. Un'opera accessoria fondamentale che permetterà a Rocchetta Tanaro di non essere isolata dal mondo, almeno di giorno, perché di notte il guado chiude. 

Ci sono passato, praticamente appena aperto, nel falso scopo di andare a prendere un caffè da Carmelo, a Castello di Annone. Ripida discesa, passaggio quasi a raso d’acqua e risalita, mono corsia, regolata dal solito semaforo, e la sensazione che, se dovesse piovere un po’, mi scappa da ridere. 

Oggi e domani il sole sarà dei nostri e quindi, privi da ogni preoccupazione, immergetevi nell’avventura, provate anche voi il brivido del guado di Rocchetta. Tutti Livingstone per un giorno, a due passi da casa.

Arrivati a Rocchetta, premiatevi con la migliore focaccia dell’Astigiano da La Casa del Dolce e del Salato, negozio di prelibatezze locali con forno, di fianco alla piazza principale del paese. Prima di tornare indietro e di ripetere l’esperienza guado, datemi retta, passate un attimo ad abbracciare il grande faggio, simbolo del parco naturale di Rocchetta Tanaro, inserito nell'elenco degli alberi monumentali del Piemonte che si stima abbia oltre duecento anni. Abbracciare alberi rilassa e abbracciarne uno così anziano dona quel senso di continuità che tra un guado e l’altro non fa mai male.

Davide Palazzetti