Il fascino enigmatico di Persefone, figura mitologica sospesa tra il ruolo di regina dell'Oltretomba e quello di prigioniera, sarà al centro di una nuova esposizione artistica. La mostra, intitolata "Il paradosso di Persefone: Luce e Abisso", sarà ospitata presso la Società Promotrice delle Belle Arti di Asti, in piazza Alfieri 29, e sarà visitabile dal 31 ottobre al 9 novembre.
L'evento rappresenta la seconda tappa del progetto artistico Ars Anime, coordinato da Simone Febo Trovò Santi, e si arricchisce per l'occasione della partecipazione di nuovi artisti locali. La collettiva intende addentrarsi nel mistero della sovrana degli Inferi per esplorare un tema universale.
La dualità del mito e della vita
Il percorso espositivo non si limita a raccontare l'eterno tormento della fanciulla mitologica, ma vuole sottolineare la dicotomia e la dualità presenti nella vita quotidiana di ognuno. Come Persefone vive la sua doppia esistenza tra luce e abisso, così l'esperienza umana è caratterizzata dal costante confronto tra sofferenza e felicità, difficoltà e spensieratezza, perdita e ricongiungimento, morte e vita.
A reinterpretare il mito attraverso le loro opere saranno nove artisti. Oltre al coordinatore Trovò Santi, esporranno Hiris Kai, Marco Meucci, Giulia Porello, Edoardo Massasso, Antea, Chiara Maria Giorgio, Nazario Olivieri e Gianluigi Gallucci. Dipinti, fotografie e poesie racconteranno la storia di Persefone, unendo i diversi linguaggi espressivi come "chicchi di uno stesso melograno".
La scelta della data d'inaugurazione, il 31 ottobre, è carica di significato simbolico, come sottolineato dagli stessi artisti: "La data scelta per l’inaugurazione non è casuale", spiegano, "il 31 ottobre è da sempre collegato all’avvicinarsi del nostro mondo con quello dell’Aldilà. Persefone, regina dell’Oltretomba, potrà così nuovamente volgere uno sguardo benevolo al mondo dei vivi, tanto caro sua madre Demetra, prima di tornare a svolgere il proprio dovere nelle fredde lande dei morti".