Attualità - 30 ottobre 2025, 14:23

Sondaggio nelle scuole: oltre il 17% degli studenti ha assistito o subito violenza di genere [FOTO]

Presentati oggi alla Fondazione Goria i risultati di una ricerca tra gli istituti astigiani: solo un terzo conosce la rete antiviolenza, emergono fragilità e bisogno di informazione

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

In un periodo storico in cui l’Italia è uno degli ultimi Stati membri dell’Unione Europea in cui l’educazione sessuo-affettiva non riceve la rilevanza che merita, Asti ha deciso di dare finalmente la parola agli studenti. La scorsa primavera è stato somministrato un sondaggio per scoprire ciò che pensano, sanno o hanno vissuto riguardo la violenza.

Numerose realtà unite per la costruzione del progetto

Realizzato attraverso la collaborazione del Centro Antiviolenza “L'Orecchio di Venere” Croce Rossa Italiana Comitato di Asti, della Questura di Asti e dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Ufficio IV (Ambito territoriale di Alessandria e Asti). 
Rivolto agli studenti delle classi quinte degli Istituti scolastici di Asti e provincia, coinvolgendo 18 scuole, di cui 15 statali e 3 paritarie. 13 sono state le scuole coinvolte sul territorio astigiano e 5 quelle della provincia per un totale di 1405 alunni, di cui ne sono state restituite compilate 854.
Hanno risposto al sondaggio 309 maschi, 430 femmine e 18 non binari.
Presentate le seguenti domande:

1) Conosci la Rete Provinciale Antiviolenza

2) Hai mai avuto bisogno di contattare la Rete Antiviolenza?

3) Conosci qualcuno che ha avuto bisogno della rete antiviolenza?

4) Che tipi di violenza sulle donne conosci?

5) Hai mai assistito o subito atti di violenza sulle donne?

6) Se si, cosa hai fatto?

7) Se si, come ti sei sentito/a?

8) Cosa si deve fare per prevenire la violenza sulle donne?

 I risultati: emergono fragilità e bisogno di informazione

Presentati e commentati oggi - presso la Fondazione Giovanni Goria - i risultati del sondaggio. Presenti il Questore della provincia di Asti Marina Di Donato, Laura Bergonzi, rappresentante del Ministero dell'Istruzione e del Merito di Asti ed Elisa Chechile, responsabile del centro antiviolenza di Asti.
La prima domanda, riguardante la Rete Provinciale, ha dimostrato che pochi studenti ne sono a sono a conoscenza, con 569 risposte negative, 275 affermative e 10 astenuti.

Il secondo quesito chiedeva al singolo studente se avesse mai avuto necessità di contattare la Rete Antiviolenza: 10 le persone che ne hanno avuto bisogno, 842 i no e 2 gli astenuti. Una risposta senz’altro positiva, anche se forse per lo più correlata alla mancata conoscenza dell’ente.
761 le persone che nella terza domanda hanno detto di non conoscere qualcuno che ha avuto bisogno della rete anti violenza, 80 quelle che hanno risposto di sì e 13 gli astenuti.

La violenza fisica, con 694 voti, è quella maggiormente conosciuta dagli studenti, cui seguono quella psicologica con circa sessanta voti in meno; la metà dei voti è andata per quella sessuale e verbale; un centinaio di voti per quella domestica o di genere e sotto le tre cifre la violenza economica, stalking, mobbing, bullismo e cyber-bullismo.
Sono 149 gli alunni che hanno dichiarato di aver subito o assistito ad atti di violenza sulle donne, un numero senz’altro elevato vista la giovane età dei ragazzi. Di questi, poco meno della metà ha aiutato e supportato la vittima, solo 4 hanno denunciato, uno ha contattato la rete e 47 affermano di non aver fatto nulla. 

Nel chiedere cosa abbiano provato, 104 si sono sentiti spaventati, impotenti o comunque negativamente. Sulla ventina delusi e arrabbiati e solo 2 sentono di aver provato vergogna. 
 Infine, più di 300 ragazzi ritengono che per prevenire la violenza sulle donne sia necessario educare, 274 confidano nella sensibilizzazione e prevenzione, solo 50 riscontrano un’utilità nella denuncia e non arrivano a 40 quelli che contatterebbero le forse dell’ordine.

Una risoluzione ancora ostica

Dal sondaggio emerge che i giovani che si ritrovano in queste situazioni hanno ancora paura ad affrontare la situazione e ancora pochi conoscono la Rete Antiviolenza Provinciale. Per cominciare a porre delle basi, è stato fatto visionare un breve filmato in cui Elisa Chechile ha spiegato lo scopo e funzionamento della struttura.

Si ricorda che è possibile accedere alla Rete Provinciale Antiviolenza in caso di necessita propria o altrui tramite il numero unico di emergenza 112; il numero 1522 a cui Il Centro Antiviolenza "L'Orecchio di Venere" è collegato 24 ore su 24 o tramite accesso diretto o telefonico al Centro Antiviolenza L'Orecchio di Venere tramite il numero 0141 090009 / 366 9287198.

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

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Giulia Frontino