Solidarietà | 01 novembre 2025, 10:10

Aido Asti consegna segnalibri alla Biblioteca Astense per promuovere la cultura della donazione

L’incontro tra la presidente Irene Testa e la direttrice Alessia Conti si è concluso con momenti di riflessione e confronto sull’importanza della solidarietà

Aido Asti consegna segnalibri alla Biblioteca Astense per promuovere la cultura della donazione

Un elevato numero di segnalibri è stato donato nei giorni scorsi dall’AIDO provinciale di Asti alla Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”, in un incontro che ha visto la direttrice della biblioteca, Alessia Conti, accogliere la presidente dell’Aido provinciale di Asti Irene Testa insieme alla vicepresidente Grazia Borio.

“Abbiamo deciso di donare i nostri segnalibri, che riportano il logo dell’associazione, gli estremi del 5 per mille e alcune informazioni sulla donazione degli organi - ha dichiarato la presidente Testa - perché la biblioteca è un luogo di cultura, quella stessa cultura che, come Aido, ci impegniamo a diffondere a favore della donazione”.

La cerimonia di consegna ha lasciato spazio a momenti di riflessione e scambio di opinioni, che hanno coinvolto i partecipanti, completando l’incontro con una foto di rito in onore di questo contributo.

“Abbiamo immediatamente aderito alla semplice e significativa iniziativa e non faremo mancare il nostro supporto all’Associazione - ha concluso la direttrice Alessia Conti - Doneremo a tutti coloro che si recheranno in Biblioteca il semplice segnalibro, fiduciosi che molti utenti recepiranno il messaggio in esso riportato”.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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