Dura presa di posizione di "Uniti si può" sulla controversa rotonda di corso Savona e il progetto dell'area commerciale LIDL. I consiglieri Vittoria Briccarello e Mauro Bosia puntano il dito contro l'ex vicesindaco Marcello Coppo, oggi parlamentare di Fratelli d'Italia, accusandolo di aver promosso l'iniziativa per poi "scappare" a Roma lasciando ad altri la gestione delle criticità.
L'origine del progetto: gennaio 2020
La vicenda nasce il 1° gennaio 2020, quando Coppo, allora vicesindaco e assessore al Commercio e all'Urbanistica, rilascia un'intervista promuovendo l'arrivo della maxi area commerciale in corso Savona e i relativi interventi sulla viabilità.
"Da allora ne è passata di acqua sotto il ponte — quello sul Tanaro, s'intende", ironizzano Briccarello e Bosia. "Coppo ha collocato tra sé e la nuovissima rotonda di corso Savona una distanza di circa 700 km, ma la sua scelta di cinque anni fa ha ancora conseguenze su tutti noi".
L'iter deliberativo e le opposizioni
Il progetto viene affrontato in Commissione urbanistica, all'epoca presieduta da Federico Garrone, attuale presidente del Consiglio comunale, e nel 2021 la Giunta approva la pratica urbanistica.
"Rendiamo merito ad alcuni nomi che si opposero", riconoscono i consiglieri di "Uniti si può", citando se stessi insieme a Michele Anselmo e Mario Malandrone (Ambiente Asti), "ma anche consiglieri di maggioranza della Commissione Commercio, che riconobbero come l'ennesimo maxi concorrente non avrebbe giovato ai commercianti locali".
Il salto a Roma di Coppo
Nel frattempo Coppo da vicesindaco e assessore al Commercio diventa assessore alla Sicurezza, poi si dimette tre mesi dopo per candidarsi al Parlamento. "Si occupa di bitcoin, ha imparato a farsi video sui social provando a seguire le tendenze del momento e pare aver perso quasi del tutto il rapporto con Asti", osservano sarcasticamente Briccarello e Bosia.
La pratica, affermano i consiglieri, "plana sul groppone" della nuova vicesindaca Stefania Morra e dell'assessora all'Urbanistica Monica Amasio.
L'abbattimento dei platani
Il momento più critico arriva con l'abbattimento dei platani secolari. "Amasio si trova vincolata a dover abbattere i platani, simbolo dell'ingresso cittadino e polmoni verdi della città. Nel farlo, si ritrova sola", denunciano i consiglieri.
"Coppo non torna in supporto dell'assessora all'Urbanistica, non fa comunicati in cui rivendica l'operazione, non fa video, non fa selfie. Niente. Silenzio assordante", attaccano Briccarello e Bosia. "Nel frattempo aumentano i comunicati contrari, le interpellanze, i comitati ambientalisti, le proteste, perfino gli scioperi della fame".
Il risultato finale viene descritto come un disastro: "Tagliano gli alberi, tirano su il fabbricato e costruiscono la rotonda — anzi, la rotondina. La ciclabile diventa una ciclopedonale, l'area verde pare finire in ultimo piano, la viabilità è un disastro".
"Mentre i tir si bloccano, l'inquinamento aumenta, il verde si riduce e la qualità della vita crolla", denunciano i due consiglieri, "Coppo torna ad Asti ma non per assumersi responsabilità sul progetto".
L'ultima stoccata riguarda un recente video di Coppo: "Fa un colpo da vero maestro: va al campo rom e si fa un video in cui schiaccia un interruttore, intestandosi il 'superamento' del campo. Un'azione in cui davvero non c'entra un fico secco", precisano Briccarello e Bosia, citando la delibera del 3 febbraio 2024 quando "Coppo era a Roma già da due anni".
La posizione dell'opposizione
"Lungi da noi giustificare l'azione dell'attuale giunta", chiariscono i consiglieri, "siamo profondamente convinti che tutto poteva essere fatto meglio: che la ciclabile dovesse essere ciclabile, che i platani andassero salvaguardati e che i supermercati in città ci escano ormai dalle orecchie".
Tuttavia, "è corretto dare a Cesare quel che è di Cesare, a Coppo quel che è di Coppo, e ai cittadini astigiani un po' di delucidazioni su ciò che avviene nelle stanze dei bottoni".
Alla domanda su cosa abbia fatto l'opposizione, Briccarello e Bosia rivendicano: "Si è opposta, ha proposto alternative, ha votato NO e ha richiamato la stessa LIDL al buon senso. Ma l'opposizione è minoranza e, se si contano poi i voti, ubi maior".