Una figura femminile astigiana, a lungo "invisibile", è stata sottratta all'oblio ed è entrata a far parte della memoria nazionale. Sabato 25 ottobre 2025, presso il Centro Italiano Femminile (CIF) di Asti, in occasione della celebrazione dell'ottantesima ricorrenza della sua fondazione, è stato consegnato alla sede del Consultorio il premio riconosciuto a Francesca Baggio nell'ambito del progetto nazionale "L'Italia delle donne", promosso dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.
Francesca Baggio, donna “invisibile”, si distinse per il suo impegno civico e istituzionale. Negli anni della seconda guerra mondiale si dedicò all’assistenza delle persone più disagiate, colpite dagli eventi bellici, e in particolare all’aiuto e al recupero delle donne rimaste senza casa né mezzi finanziari. Nel 1950 diventò “visitatrice carceraria” nelle carceri di Asti per sostenere i carcerati e le loro famiglie. Nel 1952 fu eletta presidente provinciale del CIF, carica che mantenne fino al 1982. Fu inoltre lei a proporre al Comune di Asti l’istituzione di una Scuola Comunale Femminile di Arti e Mestieri, che divenne poi l’attuale Liceo artistico.
Il riconoscimento nazionale
La biografia dell’astigiana, presentata dalla Commissione regionale per le pari opportunità in collaborazione con la Fondazione Goria e il CIF, è risultata tra le 20 biografie vincitrici, selezionate tra le 387 pervenute da tutte le regioni d’Italia. Il premio era stato consegnato a Roma il 7 marzo 2025 dalla Ministra Roccella alla Presidente della CRPO Maria Rosa Porta, durante l’evento “L’Italia delle donne: Storie invisibili di donne incredibili”.
La targa trasparente, con impresso il nome di Francesca Baggio, trova ora giusta allocazione nel luogo a lei intitolato, il Centro Italiano Femminile di Asti. Il riconoscimento è stato consegnato, su delega della Presidente Porta, dalla componente della CRPO Barbara Odarda alla Presidente Regionale del CIF, Renza Binello, alle Presidenti del CIF astigiano Paola Rizzotti e di quello provinciale Clelia Viazzi, insieme a Marco Goria, Presidente della Fondazione Goria, e a Chiara Cerrato, Consigliera di Parità Regionale. Un passaggio di testimone che sancisce l'impegno a tracciare il cammino nella strada della parità e delle pari opportunità.