Una riflessione profonda sul sistema dell'orientamento scolastico e una proposta alternativa per superare quello che definisce "un meccanismo di rincorsa per accaparrarsi iscrizioni".
Il dirigente scolastico Giorgio Marino dell'Istituto di istruzione secondaria superiore "G. Penna" ha illustrato questa mattina la filosofia che guiderà l'orientamento dell'istituto, incontrando giornalisti, colleghi e genitori.
La critica al sistema attuale
"L'orientamento scolastico, inteso come informazioni che si danno dalle scuole superiori alle scuole medie, durante la fase delle iscrizioni, ha preso una piega che io personalmente non condivido perché è diventato sempre più un meccanismo di rincorsa per accapararsi iscrizioni", ha esordito il professor Marino con fermezza.
Il dirigente non nasconde la sua contrarietà verso quello che considera uno snaturamento del vero orientamento: "Spesso è diventato quasi un settore di natura pubblicitaria. Noi questo non lo condividiamo".
La proposta alternativa: scuola aperta
L'Istituto Penna ha scelto una strada diversa, puntando su Open School strutturati e continuativi. "In virtù di questo abbiamo pensato un'altra strada che è quella semplicissima di essere aperti al territorio, quindi all'interesse delle famiglie durante tutti i sabati del periodo a ridosso delle iscrizioni", ha spiegato Marino.
Le date degli Open School sono già fissate:
22 novembre (9-13)
13 dicembre (9-13)
17 gennaio 2026 (9-13)
Due indirizzi, due sedi distinte
L'offerta formativa dell'Istituto Penna si articola su due indirizzi ben distinti con l'Istituto Tecnico Agrario - sede di Asti (località Viatosto): Agraria, agroalimentare e agroindustria; articolazioni Produzioni e trasformazioni, Viticoltura ed Enologia
Istituto Professionale - sede di San Damiano d'Asti (Baluardo Montebello): Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera Articolazioni: Sala e Vendita, Cucina
Il vero orientamento secondo Marino
"Quando noi parliamo di orientamento parliamo di cercare di trovare negli eventuali futuri iscritti quegli elementi di attitudine, di interesse, di motivazione che dovrebbero spingere le famiglie a scegliere una scuola piuttosto che un'altra", ha precisato il dirigente.
Durante gli Open School "le famiglie possono venire e visitare la scuola, visitare gli ambienti, visitare l'area della cantina e dell'azienda. Troveranno persone disponibili a fare un vero orientamento".
La critica ai "saloni dell'orientamento"
Marino è particolarmente critico verso i tradizionali saloni: "Nel 90% dei casi, forse anche di più, la scuola media indirizza già con suggerimenti mirati la scelta dei ragazzi. Allora, se questo avviene, sinceramente noi consideriamo inutile la partecipazione a questi saloni dell'orientamento".
Il dirigente riconosce il valore del Salone Provinciale dell'Orientamento del 29 novembre ( 9-17) al Polo UniASTISS, piazzale F. De André): "È un primo approccio all'offerta formativa territoriale, molto bello. Ma poi è bene che le famiglie vadano a visitare direttamente le scuole".
Scelte precise per settori specifici
"Chi sceglie l'indirizzo professionale o il tecnico ha una visione molto più calata su materie di indirizzo, su attitudini, competenze, conoscenze anche di quel settore", ha sottolineato Marino, distinguendo questa realtà dal "mondo liceale che è più generalista, va bene un po' per tutte le stagioni".
Il rapporto con il territorio
Particolare enfasi è stata posta sulla domanda di lavoro nel settore: "I nostri due indirizzi sono due indirizzi dove c'è un'offerta di domanda di lavoro elevatissima che non riusciamo a coprire".
Marino ha posto una domanda provocatoria: "La scuola come si deve rapportare a questo territorio? Si devono creare delle sinergie tra mondo della scuola e mondo del lavoro? Oppure ignoriamo le necessità del territorio e formiamo ragazzi che vanno verso l'università e spesso non completano nemmeno gli studi universitari?".
Qualità contro quantità
"Noi non abbiamo grandi numeri, lo sappiamo benissimo, però facciamo un discorso di qualità anziché solo di quantità", ha dichiarato il dirigente. "Informiamo meglio le famiglie sull'offerta formativa, ma usciamo dalla logica dello strapparci le iscrizioni usando gli effetti speciali".
L'appello al dibattito
Marino ha lanciato un appello per un dibattito pubblico: "Vorrei lanciare una sorta di dibattito locale, a livello giornalistico, per capire cosa ne pensano i miei colleghi".
L'obiettivo è chiaro: "Se non c'è un intreccio tra interesse, motivazioni, attitudini dello studente da un lato e l'offerta formativa della scuola andiamo incontro al fallimento".
L'accorpamento
A margine, interrogato sul prossimo accorpamento con il liceo scientifico, Marino chiarisce che, pur accorpate, le due scuole manterranno la propria identità unendo però alcuni aspetti. "Sono favorevole, ha rimarcato, non potrà che arricchire l'offerta formativa".
All'incontro, cui ha partecipato anche il sindaco di San Damiano, Davide Migliasso, era presente anche Mariagrazia Baravalle, direttore di Confagricoltura. "Non serve tanto la preparazione oggi, quanto l'approccio - spiega - i risultati migliori nel nostro settore lo danno principalmente i ragazzi svegli non necessariamente i più bravi".