Il problema dei fuochi d'artificio e della sicurezza nei quartieri torna a infiammare il dibattito politico ad Asti. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Massimo Cerruti, riprende in mano una sua interpellanza del 2023 per denunciare l'attuale situazione, sostenendo che, a distanza di due anni, i problemi non solo non siano stati risolti, ma siano addirittura peggiorati.
"I documenti dimostrano che a distanza di due anni il problema non solo non é risolto ma risulta addirittura diffuso a più zone della città, su un'area più vasta e con maggiore frequenza", afferma Cerruti, commentando la recente ondata di segnalazioni.
La questione era stata formalizzata dal consigliere in un'interpellanza a risposta scritta (la n. 35/2023) datata 24 novembre 2023. Nel documento, Cerruti chiedeva conto all'amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Rasero riguardo a una serie di criticità. L'oggetto era eloquente: "Città in balia di comportamenti incivili e poca attenzione per i disabili. L'Amministrazione che fa?".
Nel dettaglio, l'interpellanza del 2023 segnalava auto a grande velocità in via Torchio e via Scotti, nonché l'utilizzo del parco di via Sodano come parcheggio. Ma, soprattutto, denunciava "traffici sospetti all'interno dell'area a parco" e l'esplosione di fuochi artificiali "a tarda ora, in prossimità della mezzanotte con disturbo e disagio per i cittadini". L'atto sollevava anche problemi di decoro, come la sporcizia e le deiezioni canine diffuse , e la scarsa attenzione ai disabili, lamentando la mancanza di panchine in corso Alfieri e l'occupazione degli stalli dedicati in piazza Alfieri a causa del "Magico Paese di Natale".
La risposta dell'Amministrazione, firmata dall'assessore Luigi Giacomini e datata 15 dicembre 2023, è quella che oggi Cerruti definisce evasiva. Riguardo ai problemi di sicurezza e ai "casi sospetti" (inclusi i fuochi d'artificio), la giunta si limitò a rispondere che "le indagini sono in corso [...] da parte degli organi di Polizia". Riguardo agli stalli per disabili in piazza Alfieri, l'Amministrazione replicò che gli organi competenti avevano valutato quelli vicini "in numero sufficiente" trattandosi di una manifestazione temporanea. Per la pulizia, si intendeva proseguire facendo rispettare un'ordinanza sindacale del 2019.
Una risposta che, secondo Cerruti, era già allora un modo per non affrontare il problema. A distanza di due anni da quello scambio, la polemica si riaccende con toni ancora più critici. Il consigliere pentastellato conclude con una domanda retorica che suona come un atto d'accusa verso 'il governo' della città: "Anche questa volta all'Amministrazione non risulta nulla...?"