Un ricorso al Tar è stato presentato contro la realizzazione di un impianto agrivoltaico nel territorio di Altavilla Monferrato. A promuoverlo sono il Comune di Viarigi, il Comitato Tutela Viarigi e Valle Grana e un agricoltore confinante, che chiedono l’annullamento del parere favorevole della Commissione Locale per il Paesaggio di Ottiglio Monferrato e dell’autorizzazione formatasi per silenzio-assenso.
L’impianto, proposto da Avellana Società Semplice Agricola, avrebbe una potenza di 990 kW e si estenderebbe su circa 22.500 metri quadrati di terreni agricoli in un’area classificata come buffer zone del sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte”. Secondo i ricorrenti, difesi dall’avvocato Paolo Bagnadentro, l’intervento presenta “gravi criticità” paesaggistiche, urbanistiche e procedurali.
Le motivazioni del ricorso
Tra le criticità sollevate, lo studio di impatto paesaggistico è giudicato incompleto perché non considererebbe la visibilità dell’impianto dai belvedere di Viarigi e dalla vicina Torre dei Segnali, bene vincolato. Si contesta inoltre la continuità agricola – requisito fondamentale per la procedura semplificata – poiché l’apicoltura e la coltivazione di fiori sarebbero “meramente strumentali” all’impianto fotovoltaico.
Il ricorso segnala anche che i terreni ricadono in zone a vocazione vitivinicola DOC e DOCG, tra cui la Barbera d’Asti, aree che la normativa regionale indica come non idonee per il fotovoltaico a terra. Ulteriori criticità riguardano la chiusura di una strada vicinale e insufficienti verifiche idrogeologiche in un’area soggetta a esondazioni.
La posizione del Comune di Viarigi
“Non siamo contrari alle energie rinnovabili, ma vogliamo che siano realizzate nel rispetto delle regole e dei luoghi – afferma Dante Bussa, portavoce del Comitato –. Questo impianto, in piena buffer zone Unesco, è un intervento sproporzionato”. La sindaca di Viarigi, Francesca Ferraris, aggiunge: “Il paesaggio è un bene pubblico e va gestito con equilibrio. La nostra è una terra di vino docg Ruché, un’identità agricola che va preservata”.
Il ricorso chiede la sospensione dei lavori, una verifica tecnica completa dell’impatto sul paesaggio Unesco e il ripristino dell’accesso alla strada vicinale.