L’Astigiano conferma la sua reputazione di provincia longeva, dove l’età media continua a crescere e la qualità della vita sembra allungare il calendario personale di molti residenti. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, aggiornati al 1° gennaio 2025, in Italia sono 23.548 i centenari, oltre duemila in più rispetto all’anno precedente, e il Piemonte contribuisce in modo significativo a questo incremento con 58 semi-supercentenari, ossia persone che hanno superato i 105 anni. Ad Asti, sono 4 i supercententari.
Donne protagoniste, ma non solo
Come nel resto del Paese, anche ad Asti il primato della longevità resta femminile. Otto su dieci dei cittadini che superano i cento anni sono donne, un dato che conferma la tendenza nazionale: su 724 italiani con almeno 105 anni, il 90% è donna.
Eppure, non mancano gli uomini che sanno sorprendere. Nella vicina provincia di Cuneo, ad esempio, vive Renato Quaglia, ex carabiniere classe 1918, che con i suoi 107 anni rappresenta una delle eccezioni più curiose del Piemonte.
Numeri che raccontano una storia sociale
Negli ultimi quindici anni, il numero dei centenari in Italia è più che raddoppiato, passando da poco più di diecimila nel 2009 a oltre ventitremila oggi. Un’evoluzione che rispecchia anche la realtà astigiana, dove la rete familiare, la vita di paese e una tradizione alimentare legata alla terra contribuiscono a un modello di longevità “naturale”.
“Le nostre colline insegnano la pazienza”, dicono spesso gli anziani dell’Astigiano, e forse è proprio lì il segreto: una vita più lenta, fatta di relazioni, di buon vino e di aria pulita.
I nomi della tradizione che resistono al tempo
Un altro dato curioso riguarda i nomi: tra i più longevi dominano ancora Maria e Giuseppe, simboli di una generazione che custodisce la fede e la semplicità di un’Italia che non c’è più. Oggi quei nomi sono sempre più rari tra i neonati, ma resistono sulle carte d’identità di chi ha attraversato guerre, ricostruzioni e rivoluzioni sociali.
Un plateau della vita
E poi, la sorpresa più affascinante dei ricercatori: dopo i 105 anni, il rischio di morte non aumenta. Chi entra nel gruppo dei semi-supercentenari sembra attraversare una soglia di equilibrio biologico che sfida le leggi statistiche.
In altre parole, superata una certa età, vivere un giorno in più o in meno diventa questione di caso, non di età.
L’Astigiano, con le sue campagne silenziose e la sua umanità discreta, sembra il luogo ideale per sperimentare questo mistero della longevità. Forse, tra un bicchiere di Barbera e una passeggiata tra le vigne, il segreto della lunga vita è sempre stato sotto i nostri occhi.