Una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, condotta dall’aliquota della Polizia di Stato-Sezione di Polizia Giudiziaria e dai Carabinieri di Poirino, ha portato allo smantellamento di una vasta rete di traffico di droga online e all’arresto di V.S., cittadino italiano di 26 anni residente a Cambiano, considerato il fulcro operativo dell’organizzazione.
Le indagini hanno ricostruito che il giovane—noto come “nomade digitale”—aveva trascorso circa un anno tra Vietnam e Thailandia, gestendo un vero “supermercato della droga” sul web, utilizzando l’anonimato della rete per pubblicizzare e vendere un ampio assortimento di stupefacenti: hashish, marijuana, eroina, cocaina, ketamina, oppio, LSD e altre sostanze, consegnate poi in tutta Italia tramite spedizioni postali e locker automatici.
V.S. si avvaleva della collaborazione di persone fidate residenti a Poirino (più che altro amici di lunga data), coinvolte materialmente nell'acquisto, confezionamento e spedizione della droga in cambio di piccole percentuali sulle vendite. Per rassicurarli, affermava: "Fossimo in altri paesi sarebbe rischioso perché lì la polizia è più attenta, ma qui in Italia siamo proprio tranquilli. Qui sono tutti dei minchioni".
Gli ingenti profitti venivano riciclati su conti esteri o fittiziamente intestati, poi sistematicamente svuotati tramite frequenti prelievi ATM.
L’attività d’indagine, sviluppata tramite intercettazioni, pedinamenti, analisi di cellulari e conti correnti, ha permesso di ricostruire l’intero schema criminale: più collaboratori di V.S. sono stati arrestati in flagranza di reato per spaccio. Nonostante gli arresti, il giovane continuava a reclutare nuove persone, proseguendo senza interruzione la propria attività illecita.
Una volta raccolti gli elementi necessari, la Procura di Asti ha ottenuto dal giudice la misura cautelare della custodia in carcere, inizialmente non eseguibile perché V.S. si trovava all’estero. Il mandato è stato quindi “internazionalizzato” con il coinvolgimento della Corte d’Appello di Torino e del Ministero della Giustizia.
Grazie alla collaborazione tra la polizia italiana e la polizia thailandese, con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e il supporto dell’Esperto per la Sicurezza a Bangkok, V.S. è stato individuato e arrestato nella capitale thailandese.
Successivamente, ha ottenuto di poter rientrare in Italia per essere sottoposto alla misura cautelare e oggi, 14 novembre 2025, alle 7 del mattino, è stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa dalla Polizia di Frontiera Aerea, insieme all’aliquota di Polizia Giudiziaria della Procura di Asti.
È stato quindi accompagnato al carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il procuratore della repubblica, dott. Biagio Mazzeo, sottolinea che le indagini non sono ancora terminate e che V.S. è da considerarsi innocente fino a eventuale pronuncia definitiva di condanna.