Attualità - 16 novembre 2025, 15:27

Qualità della Vita 2025, per l'Astigiano classifica a due facce: sprofondano i servizi ai residenti, vola la sanità

Il report di Italia Oggi colloca la nostra provincia al 70° posto, penultima (peggio solo Alessandria) tra le piemontesi: perde ben 43 posizioni sul welfare, ma ne guadagna 16 sulla salute

La statua di Alfieri, nell'omonima piazza cittadina, ritratta in un suggestivo scatto notturno di Merfephoto - Efrem Zanchettin

La provincia di Asti scivola al 70° posto nella classifica generale della "Qualità della Vita 2025", perdendo cinque posizioni rispetto al 2024. È quanto emerge dal 26° report annuale pubblicatodal quotidiano economico Italia Oggi e Ital Communications, realizzato in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma.

L'analisi, che restituisce un'Italia complessivamente peggiorata ma meno polarizzata rispetto al passato, colloca l'Astigiano nella seconda metà della classifica nazionale, con un punteggio complessivo di 435 punti. Il report dipinge un quadro di forti contrasti per la provincia: a performance eccellenti in alcuni settori si contrappongono crolli verticali in altri.

Il contesto nazionale: Milano in vetta, l'Italia si "comprime"

L'indagine, come specifica lo stesso quotidiano, è una delle più complete nel suo genere, basata su 92 indicatori statistici suddivisi in nove macro-categorie (tra cui Affari e Lavoro, Ambiente, Salute e Sicurezza Sociale). L'obiettivo è misurare la vivibilità reale delle 107 province italiane.

A livello nazionale, la classifica 2025 vede la conferma di Milano al primo posto, seguita da Bolzano e Bologna. In generale, il Nord-Est (con Trento, Padova e Verona) consolida la sua forza, mentre il Mezzogiorno, pur senza accorciare le distanze, riduce le cadute più profonde. L'analisi generale di Italia Oggi evidenzia un "rallentamento" delle grandi città e una nuova competitività delle "realtà intermedie" come Lucca, Prato e Rimini, in un quadro generale che vede la qualità della vita "compressa verso il centro della classifica".

Asti: Sicurezza top, ma crollo sociale

Il 70° posto di Asti è la sintesi di una performance estremamente contrastante, come evidenziato dal report dettagliato. La provincia mostra due volti: uno efficiente e sicuro, l'altro in forte difficoltà sul piano sociale ed economico.

Le luci (punti di forza)

Reati e Sicurezza: Con 887 punti, la provincia registra una performance stabile, rispetto allo scorso anno, sia sui reati contro la persona che contro il patrimonio. Il posizionamento in questa categoria in ogni caso migliora leggermente, guadagnando 2 posizioni rispetto al 2024.

Salute: È il dato positivo più eclatante. Il settore sanitario registra un "miglioramento straordinario", guadagnando ben 275 punti in un solo anno e scalando 16 posizioni nella classifica di categoria.

Affari e Lavoro: Il settore tiene e si attesta su una buona performance (784 punti), salendo di una posizione. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione (6,58%) rimane superiore alla media del Nord Italia.

Ambiente e Popolazione: Si registrano miglioramenti moderati anche sul fronte ambientale (+36 punti, +4 posizioni) e negli indicatori demografici (+42 punti, +7 posizioni).

Le ombre (criticità)

Il peggioramento nella classifica generale è causato da tre crolli specifici, uno dei quali drammatico:

Sicurezza Sociale: È il dato più allarmante del report. Questa categoria - che misura ad esempio i servizi per l'infanzia, la coesione sociale il welfare e la spesa sociale - vede Asti perdere 268 punti. Questo si traduce in un crollo verticale di 43 posizioni in classifica, il peggioramento più grave registrato.

Reddito e Ricchezza: Peggiora sensibilmente la ricchezza disponibile21. La provincia perde 124 punti 22222222e arretra di 17 posizioni23.

Istruzione: Terzo campanello d'allarme. Il settore perde 113 punti e scende di 4 posizioni.

Turismo e Cultura: Questo settore si conferma un punto debole per la provincia, con un punteggio molto basso (186 punti) e un'ulteriore lieve discesa (-2 posizioni).

Il confronto con il resto della regione

Il 70° posto nazionale colloca Asti nella parte bassa della classifica regionale, posizionandosi come settima provincia su otto in Piemonte, seguita solo da Alessandria. Il confronto regionale evidenzia un distacco significativo non solo da Torino, ma anche dalle province "medie" come Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola e Novara.

Ecco la classifica completa delle province piemontesi:

Torino: 26° posto (725 punti)

Cuneo: 41° posto (652 punti)

Verbano-Cusio-Ossola: 51° posto (583 punti)

Novara: 54° posto (558 punti)

Biella: 65° posto (485 punti) 

Vercelli: 69° posto (448 punti)

Asti: 70° posto (435 punti)

Alessandria: 80° posto (358 punti)
 

Il report completo, con tutti i dati confrontabili, è disponibile sul sito di Italia Oggi.