Inti Sartoretto ha deciso di rinunciare all'ingresso in consiglio comunale di Asti, nonostante la possibilità concreta di assumere il ruolo di consigliere. La decisione, comunicata attraverso una nota ufficiale, nasce dalla volontà di evitare potenziali conflitti di interesse legati alla sua attività imprenditoriale.
Una scelta sofferta ma necessaria
"Quando ho ricevuto la chiamata che mi avvertiva del mio possibile ingresso, ho pensato che finalmente avrei potuto fare un ulteriore passo nel raggiungimento di questo obiettivo", spiega Sartoretto, riferendosi al suo impegno per rendere Asti una città più a misura di giovani, obiettivo che lo aveva spinto a candidarsi tre anni fa.
La prospettiva di diventare il più giovane consigliere comunale rappresentava per lui una grande opportunità: "Sentivo una grande responsabilità: dimostrare che i giovani credono ancora nella politica. Una generazione, la nostra, che sa di voler fare, vuole solo avere la possibilità di dimostrarlo".
Il rispetto delle istituzioni prima di tutto
Tuttavia, la situazione legale che coinvolge il Loft Club, di cui Sartoretto ha rilevato il ramo d'azienda un anno dopo le elezioni del 2022, ha influenzato la sua decisione. "Ma ancora prima delle ambizioni e delle aspirazioni personali c'è qualcosa di importantissimo: il rispetto delle istituzioni", sottolinea l'imprenditore.
Il locale vive da anni una disputa complessa con un privato cittadino, una vicenda che nel 2023 aveva già portato all'assoluzione dei precedenti gestori "perché il fatto non sussiste". La questione è proseguita con una nuova azione giudiziaria, questa volta nei confronti del Comune, che ha dovuto chiamare in causa vecchi e nuovi gestori del locale.
La passione per gli eventi e l'amore per la città
Sartoretto, che si occupa di eventi ad Asti dall'età di 18 anni, ha sempre cercato di superare quello che definisce un pregiudizio pesante sulla città: "L'idea che 'ad Asti non c'è mai niente da fare'". Il suo impegno nel settore dell'intrattenimento rappresenta un tentativo concreto di rivitalizzare l'offerta culturale e ricreativa del territorio.
Una decisione ponderata per il futuro
"In questo momento sento il dovere di fare un passo indietro, evitare qualsiasi possibile conflitto di interessi e rispettare l'importanza di un ruolo che da anni sognavo di poter ricoprire", dichiara Sartoretto.
Sulla vicenda giudiziaria preferisce non aggiungere commenti, limitandosi a osservare che "saranno i giudici a valutare e a pronunciarsi", mentre assicura di essere stato "pronto ad assumere il ruolo con umiltà e determinazione".
Il giovane imprenditore conclude la sua comunicazione con una nota di speranza e riconoscenza: "Il tempo è galantuomo. Arriverà anche il nostro tempo". Un ringraziamento particolare va "ai Giovani Astigiani e al sindaco Maurizio Rasero" per aver creduto in lui e per aver compreso la sua scelta.