Oltre duecento studenti delle scuole superiori dell'Astigiano sono stati i protagonisti della mattinata formativa andata in scena a Teatro Alfieri, in occasione della seconda edizione dell'evento biennale degli "Stati Generali dell'Orgoglio Astigiano".
Sotto il titolo “Storie astigiane nel mondo: ispirazioni per crescere con coraggio”, i ragazzi hanno incontrato quattro vite straordinarie, fatte di passione, talento e determinazione. Un’occasione di confronto, ispirazione e orientamento consapevole, per imparare che anche dalle proprie radici possono nascere grandi sogni.
L’iniziativa gode del sostegno di Regione Piemonte, Provincia di Asti e Comune di Asti, oltre che del Ministero dell’Istruzione e del Merito – Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – Ufficio IV – Ambito territoriale di Alessandria e Asti.
Intervenuto il dottor Giuseppe Caccavale, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Asti, che ha portato anche i saluti della dirigente Laura Bergonzi: “Entrambi ci auguriamo che queste testimonianze possano essere un’ispirazione per il futuro di tutti voi ragazzi e la vostra cittadinanza”.
Immancabile il saluto del nostro editore, Enrico Anghilante, orgoglioso di questo progetto e che ha rivolto un augurio quasi paterno agli studenti presenti: “Questa mattina senza i banchi di scuola, potrete dare priorità ai sentimenti che la vita vi offre. Finalmente senza social, confrontandovi tra voi, anche non essendo d’accordo con quanto ascolterete. Dietro queste storie c’è un pezzo di questa terra: orgogliosa e solida”.
Ha presenziato in rappresentanza dell’amministrazione comunale l’assessore alla Cultura Paride Candelaresi: “Porto i saluti dell’amministrazione comunale e del sindaco Maurizio Rasero. Ringrazio Elisabetta Testa, cuore pulsante del progetto e chiunque ne abbia preso parte”.
Ospite d'onore della mattinata è stato Carlo Valli, l’astigiano che ha dato voce a Robin Williams e a decine di attori internazionali. Classe 1943, Valli è uno dei doppiatori più amati del cinema: ha prestato la voce, tra gli altri, a Kurt Russell, Anthony Hopkins, Danny De Vito, Steve Martin, Samuel L. Jackson, Joe Pesci, Liam Neeson, Gary Oldman e Gérard Depardieu. È stato Ghostface nella saga di Scream e Balin ne Lo Hobbit, ma il suo nome resta legato soprattutto all’indimenticabile Robin Williams, doppiato in film cult come L’attimo fuggente, Mrs. Doubtfire, Patch Adams e Will Hunting – Genio ribelle. “Sono nato ad Asti, ma ci sono stato solo due volte per il teatro”, di una in particolare, Carlo conserva con affetto il ricordo del momento dell’inchino finale: “Gli artisti ne dovrebbero fare tre consecutivi. Nel fare il terzo notai che tutti gli artisti avevano fatto un passo indietro, ero rimasto solo io davanti. Scoprii poi che si erano messi d’accordo per farmi godere di un intero applauso da parte degli astigiani”.
Ha svolto nel 1962 l’esame d’ammissione all’accademia d’arte drammatica di Roma e fu preso. Si è poi dedicato al doppiaggio presso la S.A.S., da cui si è dimesso per dedicarsi al doppiaggio di Robin Williams, che coronò tutta la sua carriera. Un successo emozionante, che ha saputo portare anche sul palco oggi, interpretando un monologo e un sonetto di Gigi Proietti.
Insieme a Valli sul palco si sono alternate le voci di Cristina Ferro e Caterina Cafasso per il Coccovillage, con cui gli studenti hanno potuto indagare al meglio i concetti di disabilità e inclusione. “Nel conoscere persone neurodivergenti o con disabilità - ha raccontato Caterina - è scattato qualcosa. Abbiamo costruito il Coccovillage per dare la possibilità di apprendere quelle che noi definiamo ‘autonomie di vita’”. Con sede a Cocconato, i bambini e ragazzi frequentano le attività didattiche e apprendono come svolgere in autonomia attività quotidiane come prepararsi un pasto, farsi la barba o gestire le relazioni sociali.
Nel rivolgere un consiglio ai giovani, Cristina ha posto l’accento sull’imparare a cambiare, se alcune situazioni della vita lo necessitano: “Non datevi colpe nello sbagliare, nel fare tutti i passi che sono necessari a trovare la strada giusta per voi”.
Il giovane Kelvin Osunde ha regalato ai ragazzi una nuova prospettiva: quella di un migrante innamorato della poesia, allontanatosi dalla sua Africa in nome della libertà, ricordando l'ambiente scolastico vissuto durante i suoi anni africani. Nato in Nigeria, ci ha raccontato l’importanza della poesia nella sua vita: “Mi aiuta a connettermi con gli altri utilizzando linguaggio in modo creativo”. Nel suo libro di poesie, scritte in inglese e italiano, Kelvin racconta le sue esperienze di vita, in particolare quella del viaggio che l’ha portato fino a qui.
Infine Elena Gallizio, restauratrice astigiana d'adozione, ha spiegato al pubblico l'importanza del lavoro manuale al giorno d'oggi e la delicatezza di un mestiere conservativo in cui la conoscenza del limite diventa requisito fondamentale per la giusta azione. Elena ci ha regalato alcuni ricordi della sua carriera: tra questi, l’esame di ammissione per la laurea in conservazione e restauro dei beni culturali: “Mi sono trovata lì con persone - alcuni con più esperienza di me, altri con studi superiori differenti - tutti uniti dall’obiettivo di voler in qualche modo preservare l’arte”. Un intento perpetrato negli anni anche sul suolo astigiano, in cui dedicò 4 mesi al restauro del monumento a Vittorio Alfieri.
Gli studenti sono stati anche i primi della giornata a vedere in anteprima il terzo e ultimo volume della trilogia “Storie di Orgoglio Astigiano”, edita da Baima Ronchetti, che raccoglie le esperienze più significative di chi ha portato il nome di Asti nel mondo o che ha deciso di innamorarsi di nuovo di una terra vera e verace come quella astigiana.
Gli "Stati Generali dell'Orgoglio Astigiano", però, non sono finiti: questa sera, 19 novembre, il gran finale a Teatro Alfieri, con il panel “Storie da ricordare, orgoglio da vivere. Insieme.” Un evento che unirà racconti, emozioni e riconoscimenti, ma anche momenti di spettacolo e qualche sorpresa. Un modo per dire grazie a chi, con impegno quotidiano, contribuisce a far conoscere e amare il nome di Asti. Appuntamento alle 20.45, con l'avant-première nata per celebrare il settimo compleanno del nostro quotidiano, che darà quindi il via alla serata.