Attualità - 20 novembre 2025, 10:52

Nidi aperti più a lungo nell'Astigiano: in arrivo 146 mila euro dalla Regione

Il bando regionale copre interamente i costi per estendere l'apertura delle strutture in nove comuni della provincia

Immagine d'archivio di un asilo nido

Sono quasi 150 mila gli euro destinati alla provincia di Asti per potenziare i servizi all'infanzia. L’assessorato a Istruzione e merito della Regione Piemonte ha infatti sbloccato risorse fondamentali per permettere ai comuni di estendere gli orari degli asili nido, offrendo un supporto concreto alle famiglie e, in particolare, alle madri lavoratrici. Si tratta di una fetta importante dello stanziamento complessivo di oltre 1,2 milioni di euro che, grazie al Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027, raggiungerà 74 amministrazioni in tutto il Piemonte.

Nello specifico, sono nove le realtà astigiane che beneficeranno di questa misura, per un totale di 146.718 euro. A guidare la lista dei beneficiari per importo assegnato è il comune di Castagnole delle Lanze, che riceverà 36.528 euro, seguito da Cocconato con 18.244 euro e Tigliole con 17.140 euro. I fondi raggiungeranno in modo capillare anche altre zone della provincia: Monale (16.458 euro), Castell’Alfero (14.060 euro), San Damiano d’Asti (11.760 euro), Monastero Bormida e Montegrosso d’Asti (entrambi con 11.200 euro) e Castelnuovo Don Bosco (10.128 euro).

L'obiettivo del provvedimento è duplice: da un lato migliorare la qualità dell'offerta educativa, dall'altro contrastare lo spopolamento, specialmente nelle aree marginali o montane, garantendo servizi che incentivino la natalità e l'occupazione femminile. Le risorse permetteranno ai sindaci di attivare prolungamenti dell'orario settimanale, aperture il sabato mattina o durante le pause didattiche e natalizie. Il tutto avverrà senza alcun aggravio economico per le famiglie, poiché i costi saranno interamente coperti dalla Regione. L'arco temporale per l'attuazione di questi servizi extra va dal 30 settembre 2025 al 31 luglio 2026.

Soddisfatta la vicepresidente della Regione Piemonte e assessore regionale all'Istruzione, Elena Chiorino, che ha sottolineato il valore sociale dell'iniziativa: "Con questa misura dimostriamo, ancora una volta, cosa significa fare politiche serie per le famiglie, per le donne e per i territori. Ampliamo gli orari dei nidi senza far pagare un euro in più ai genitori. Questo è vero welfare familiare: le mamme che vogliono e devono lavorare, ma sono in difficoltà nella gestione dei figli hanno finalmente una risposta concreta".

L'assessore ha poi ribadito il sostegno agli amministratori locali: "I Comuni non devono sobbarcarsi alcun costo. Copriamo tutto noi. È un messaggio chiaro agli amministratori: non siete soli, investiamo sui vostri territori". Dal suo avvio sperimentale nel 2021, la misura ha visto una crescita costante, passando dai 565 bambini coinvolti il primo anno ai 1.203 del 2024, segno di una domanda di flessibilità sempre più pressante da parte dei nuclei familiari piemontesi.

Redazione