Provincia - 22 novembre 2025, 13:09

Tuber Next Gen 2025: si conclude a Torino il tour per la valorizzazione del tartufo piemontese

In provincia 31 comuni a vocazione tartufigena. L'assessore Gallo: "Pianificazione e territorio dialogano, ora indennità più efficaci per la tutela". Presentate le nuove carte di attitudine dei suoli.

Si è conclusa oggi a Torino, nel Grattacielo Piemonte e in coincidenza con la Giornata nazionale degli alberi, l’ultima tappa di Tuber Next Gen 2025, il percorso regionale dedicato alla pianificazione e alla valorizzazione del patrimonio tartufigeno piemontese. Dopo le tappe di Alba, Asti e Alessandria, l’evento finale ha confermato l’alto interesse di amministratori, tecnici, professionisti e associazioni di cercatori verso un tema sempre più strategico.

Al centro del confronto torinese sono state le nuove Carte di Attitudine dei Suoli alle Produzioni Tartufigene e le Carte di Potenzialità Territoriale elaborate per la Regione da IPLA. Questi strumenti aggiornati, che integrano dati sulla qualità dei suoli, l'uso del territorio e la presenza di aree forestali e agricole, offrono un quadro essenziale per orientare le scelte di gestione e protezione.

"La tappa di Torino conclude un percorso che ha visto una buona partecipazione da parte dei territori" ha dichiarato l’assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Urbanistica, Biodiversità e Tartuficoltura, Marco Gallo. "Con Tuber Next Gen abbiamo messo a sistema questi elementi, facendo dialogare strumenti tecnici e conoscenza locale. La crescita delle superfici vocate dimostra che il Piemonte ha la capacità di guardare lontano".

Il territorio metropolitano: superfici vocate in forte crescita

Nel territorio della Città Metropolitana di Torino, il quadro conoscitivo aggiornato ha evidenziato un cambiamento significativo. La superficie vocata al tartufo è passata da circa 5.000 a 22.000 ettari, di cui 2.000 ad alta attitudine e 20.000 a media attitudine. Anche il numero dei Comuni vocati cresce: ai 24 già riconosciuti si aggiungono Baldissero Torinese, Cambiano, Chieri, Moncalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese e Trofarello, per un totale di 31 Comuni.

Le nuove Carte di Potenzialità Territoriale mostrano inoltre come la presenza di querceti, saliceti, pioppeti e filari rurali possa incrementare la capacità produttiva, portando a circa 19.000 ettari a potenzialità alta o media nell'area metropolitana.

Le nuove indennità per la conservazione

Parallelamente al percorso di pianificazione, la Regione Piemonte ha aggiornato il sistema delle indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno. I contributi sono stati adeguati al valore ecologico delle piante: fino a 20 euro per le querce, 18 euro per le altre specie idonee e 12,50 euro per il nocciolo. Il nuovo bando è aperto e le domande si potranno presentare fino al 27 gennaio 2026.

"La tutela del tartufo passa dalla tutela degli alberi e degli ecosistemi che lo rendono possibile" ha aggiunto l’assessore Gallo. "Queste nuove indennità rafforzano un approccio che non parla solo di prodotto, ma di ambiente, paesaggio e cura del territorio".

Redazione