Una chiesa parrocchiale gremita di appassionati ha fatto da cornice, sabato 22 novembre, a un traguardo importante per la comunità locale: il trentacinquesimo anniversario di fondazione del Coro Polifonico di Montechiaro d'Asti. La celebrazione ha coinciso con la ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica, trasformando la serata in un doppio momento di festa e devozione spirituale.
A fare gli onori di casa è stato il parroco don Emanuele Baviera, che ha aperto l'evento tracciando un breve profilo della vita della martire, figura centrale della tradizione cristiana e simbolo eterno di armonia. La direzione artistica della serata è stata affidata alla maestria di Manuela Vandero, che guida il gruppo con competenza riconosciuta.
Tra le autorità presenti, il sindaco di Montechiaro, Maurizio Marcanzin, ha voluto ringraziare personalmente i coristi per il costante servizio liturgico domenicale. Il primo cittadino si è lasciato andare anche a un momento di amarcord personale, ricordando quando, in passato, aveva suonato insieme al coro, "conservando un ottimo ricordo di gioventù", come ha sottolineato nel suo intervento.
La serata è stata condotta da Elsa Ormea, sindaco di Cossombrato e moglie del corista Giancarlo Merlone. Nel suo intervento, la presentatrice ha ripercorso la storia della fondazione del gruppo, avvenuta per opera di Don Luigi Boeri, sottolineando come la compagine si sia arricchita nel tempo accogliendo voci non solo locali, ma provenienti anche da Chiusano, Tonco, Cossombrato e Asti.
Sotto il profilo musicale, il programma ha offerto momenti di grande intensità. Il baritono Aldo Casorzo ha deliziato il pubblico con l'esecuzione dell'Ave Maria di Gounod e del Panis Angelicus di Franck. Il coro ha poi spaziato tra brani già noti del repertorio, come La Vergine degli Angeli di Verdi e Maria Lassù di Bepi De Marzi, e pezzi inediti per il gruppo, tra cui Benia Calastoria dello stesso De Marzi e il madrigale Vergine Santa e Pia di Thoinot Arbeau (J. Tabourot).
Particolarmente toccante il finale, con l'esecuzione dell'Ave Maria di J. Arcadelt, dedicata alla memoria del fondatore Don Luigi Boeri e di tutti i coristi defunti.
I festeggiamenti si sono conclusi con un momento conviviale: un rinfresco seguito, il giorno successivo, dal pranzo della domenica in onore di Santa Cecilia presso il salone delle feste, curato dalla Pro Loco di Montechiaro. Per il coro, tuttavia, gli impegni non finiscono qui. In attesa del Natale, il gruppo ha già in calendario un "prologo fuori porta": un concerto previsto per il 20 dicembre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di Camerano Casasco.