Con la risposta del revisore dei conti, la polemica sull’indennità percepita dal presidente del Consiglio comunale sembra essere giunta a un punto preciso. Ieri sera, la sindaca Roberta Giovine ha infatti letto la risposta inviata dall’esperto incaricato della verifica, secondo cui l’applicazione della norma può considerarsi corretta.
L’antefatto
Durante il Consiglio comunale del 5 ottobre 2025, i due gruppi di minoranza, Prima Canelli e Per la tua Canelli, avevano denunciato un presunto errore contabile nel bilancio comunale relativo alle indennità di presenza, sovrastimate di oltre 17 mila euro. Da tale contestazione era emersa l’ipotesi di un possibile danno erariale.
L’irregolarità, qualora fosse stata confermata, si sarebbe protratta dal 2022, coinvolgendo così due distinte giunte, l’attuale e quella Lanzavecchia.
Durante l’assemblea municipale del 21 ottobre, poi, è stato coinvolto il segretario generale Michela Parisi Ferroni per chiarire i livelli normativi che regolano questi compensi e le scelte gestionali adottate dal Comune negli ultimi anni. Il segretario, quindi, aveva illustrato i tre livelli legislativi che regolano l’ammontare delle indennità: legislativo nazionale; regolamentare; locale. Successivamente, aveva spiegato il funzionamento del Servizio risorse umane, che chiede agli enti di indicare le somme effettivamente pagate a sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio e, in automatico, calcola con differenziale algebrico l'eventuale importo da restituire.
Secondo le opposizioni, però, l’equivoco stava proprio nell’interpretazione della normativa, giudicata non chiarissima e “scritta malissimo”. Inoltre, i due gruppi di minoranza avevano confermato le proprie perplessità, sostenendo che, dopo gli approfondimenti svolti, i conti continuavano a non tornare.
Il parere del revisore e la posizione del gruppo Per la tua Canelli
“Il revisore, non entrando nel merito del calcolo puntuale delle diverse indennità, rileva che l’ente abbia applicato la normativa a parametri vigenti per determinare l’indennità in questione”. Con la lettura della PEC ricevuta, la questione sembra essersi chiusa, anche se non ha convinto pienamente il gruppo Per la tua Canelli.
“Sinceramente, noi continuiamo a rimanere della nostra opinione, sebbene voi continuiate a pensare che siamo cattivi o rancorosi - ha dichiarato il consigliere Alessandro Rosso - Fino a oggi non ci siamo mossi e abbiamo atteso perché, dopo aver fatto questa richiesta un mese fa, aspettavamo una risposta che, di fatto, non è arrivata. A un certo punto, però, la pazienza ha un limite: sono due mesi che insistiamo su questa questione. Volevo soltanto preannunciare che mi confronterò anche con l’altro capogruppo, ma la nostra intenzione è comunque di andare avanti, perché restiamo convinti della nostra posizione”.