A quattro anni dalla sua scomparsa, il sipario non è ancora calato definitivamente sulla straordinaria eredità artistica di Milva. Domani, 28 novembre 2025, la voce intensa e teatrale della "Pantera di Goro" tornerà a risuonare grazie a un progetto discografico prezioso e inatteso: Milva: nuove tracce.
L'album è il frutto del recupero di incisioni rimaste custodite nei cassetti per oltre quindici anni. Si tratta di registrazioni realizzate nel 2009 che, per una serie di circostanze avverse, non videro mai la luce all'epoca. Oggi, quel materiale è stato ripreso e valorizzato dalla produzione artistica di Lucio Fabbri, storico collaboratore che ha ricostruito e arricchito gli arrangiamenti originali con l'obiettivo di preservare l'autenticità dell'interpretazione.
Il sodalizio con Giorgio Faletti
Il cuore pulsante di questa operazione discografica rivela un dettaglio che emozionerà non solo i fan della cantante, ma anche i tanti estimatori di una delle penne più versatili della cultura italiana recente: Giorgio Faletti. Nel disco, infatti, compaiono due interpretazioni inedite e fino a oggi sconosciute di brani scritti dall'artista astigiano: Niente di personale e Angelina.
Queste tracce, risalenti al periodo della loro collaborazione per l'album In territorio nemico, testimoniano una profonda intesa artistica tra i due. Non è la prima volta che le strade di Milva e Faletti si incrociano nella memoria collettiva: impossibile dimenticare la partecipazione al Festival di Sanremo del 2007, quando la cantante portò in gara The Show Must Go On, brano scritto proprio da Faletti che, con la sua lirica struggente, sembrava cucito su misura per la teatralità della "Rossa".
Per completezza d'informazione, va poi rimarcato che Faletti non è l'unico artista astigiano il cui talento impreziosisce quest'opera, poiché nella tracklist figura anche Amore vista pioggia, testo scritto da Enrico Ruggeri e Luca Ghielmetti e musicato dal cantautore e medico rocchettese Paolo Frola.
La riscoperta del Faletti paroliere
L'uscita di Milva: nuove tracce diventa l'occasione perfetta per riaccendere i riflettori sulla poliedricità artistica di Faletti, che diede prova del suo straordinario talento anche come paroliere e compositore, ruolo spesso "oscurato" dal successo travolgente dei suoi thriller letterari o dalla sua carriera televisiva.
Proprio in quest'ottica si inserisce un'altra recente pubblicazione: lo scorso 5 settembre, a dieci anni esatti di distanza dalla prima uscita, è tornato nei negozi L'ultimo giorno di sole. Si tratta di un "romanzo a teatro" musicato, un'opera che Faletti curò fino agli ultimi giorni di vita. Il disco raccoglie otto canzoni interpretate da Chiara Buratti, attrice e moglie del compianto giornalista, speaker radiofonico e autore Massimo Cotto, grande amico dello scrittore, purtroppo a sua volta scomparso lo scorso anno.
Lo spettacolo, che debuttò ad Asti nel 2015 con la regia di Fausto Brizzi e la direzione musicale di Andrea Mirò, narra di una donna che torna al paese natale alla vigilia della fine del mondo. Un lavoro sospeso tra intimità e universalità che ribadisce lo spessore compositivo di Faletti.