Venerdì 12 dicembre, alle 18, la Casa editrice Team service di Asti in via Nazario Sauro 6 ospiterà un importante momento di riflessione sul futuro dell'Europa.
Il Movimento Federalista Europeo, sezione di Asti, insieme alla Fondazione stessa, hanno organizzato un convegno dal titolo eloquente: "Guerre e dazi: quale difesa per l'Europa?". Un interrogativo che risuona con particolare urgenza in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche e da una progressiva frammentazione degli equilibri commerciali globali.
L'incontro si aprirà con i saluti iniziali di Marco Goria, presidente della Fondazione Giovanni Goria, e Raffaele Giugliano, presidente del MFE Asti.
A seguire, la parola passerà ai relatori che approfondiranno le sfide che l'Unione Europea si trova ad affrontare: Domenico Moro del Comitato Federale MFE e Oreste Gallo dell'Ufficio del dibattito regionale MFE porteranno il loro contributo di analisi e riflessione.
Le conclusioni saranno affidate a Davide Arri, segretario del MFE Asti, mentre la moderazione dell'intera serata sarà curata da Carlo Cerrato, giornalista e direttore della Fondazione Giovanni Goria.
Il convegno si inserisce in un momento storico cruciale, in cui l'Europa deve ripensare il proprio ruolo strategico. Le guerre che continuano a insanguinare diverse aree del mondo, le politiche protezionistiche che minacciano il commercio internazionale, la necessità di una difesa comune: sono tutti temi che interrogano profondamente l'identità e il futuro del progetto europeo. Come sottolineato dalla citazione che accompagna la locandina dell'evento, "L'Unione Europea è la più grande costruzione istituzionale, sociale, politica ed economica degli ultimi 5000 anni. C'è da essere orgogliosi di essere europei".
Particolarmente evocativo è il richiamo a Ventotene del 1941, quando tre uomini – Spinelli, Rossi e Colorni – ebbero il coraggio visionario di immaginare un'Europa unita mentre intorno a loro imperversava la guerra. Quella piccola isola divenne il luogo dove nacque "l'idea dell'unità europea", un'idea che oggi più che mai rappresenta non solo un ideale, ma una necessità concreta. Come ricordano le parole di Roberto Benigni riportate nella locandina: "Sono europeista estremista. L'Europa unita è l'unica utopia ragionevole".
L'appuntamento di venerdì 12 dicembre rappresenta quindi un'occasione preziosa per cittadini, studiosi e appassionati di politica internazionale per confrontarsi su questioni che riguardano il presente e il futuro di tutti noi. In un'epoca in cui i nazionalismi tornano a farsi sentire e le sirene del protezionismo si fanno sempre più insistenti, riflettere sul significato profondo dell'integrazione europea diventa un esercizio di cittadinanza attiva e consapevole. L'ingresso è libero e aperto a tutti coloro che vogliono contribuire a questo importante dibattito sul destino del nostro continente.







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