Mediante un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, AstiOltre - comitato civico spontaneo, nato per stimolare il confronto democratico sul futuro del territorio, al di fuori delle logiche partitiche - torna a sferzare la politica astigiana con un duro intervento che affronta frontalmente il tema del trattamento riservata all'Astigiano nella recente manovra finanziaria del Governo Meloni. Di seguito il testo integrale del loro post.
Con la "manovra", a fine anno, arriva sempre la cosiddetta "legge mancia". Un provvedimento "omnibus" in cui i parlamentari che contano portano a casa finanziamenti per opere nel proprio collegio. Quelli che non contano portano a casa qualche briciola. Abbiamo letto con sgomento, su La Stampa di qualche giorno fa, le arrampicate sugli specchi dei nostri parlamentari che, in due, hanno portato a casa 150 mila euro: 50 mila per il Palio e gli altri per due interventi a Castagnole Lanze e Viale. Ad Alessandria ( c'è Molinari, plenipotenziario di Salvini alla Camera) 25 milioni.
La conferma: c'è chi conta e chi non conta. Cioè noi astigiani. Detto questo, ci sarebbe da ridere se non facessero piangere le giustificazioni dei due parlamentari: uno dice che "bisogna programmare per essere pronti", l'altro che "servono motivazioni e progetti concreti". Cioè: o scoprono l'acqua calda o ci prendono in giro. E chi dovrebbe farli programmazione e progetti? Loro sono i delegati a sostenere a Roma la voce del collegio che li elegge. Il fatto è che il rapporto con la base oggi si riduce a scattare fotografie ogni volta che c'è un nastro da tagliare o una sagra.
Sono decenni che la nostra Provincia perde peso specifico e identità, tutto è fermo, e non si riescono a spendere perfino fondi pnrr arrivati come manna dal cielo. Ma si citano, come conquista eccezionale, i fondi per finire la Asti-Cuneo, una storia infinita che fa il paio con la Salerno-Reggio Calabria. E poi, ci vorrebbe anche un po' di fantasia: per la prossima volta pensassero almeno a un emendamento nella legge mancia del 2026 che consenta di rendere gratuito, in tempi non biblici, il transito Asti Est-Asti Ovest sulla A21. Sarebbe una tangenzialegia gia fatta, quasi a costo zero. Ma forse non conviene... Intanto ci auguriamo che per l'anno prossimo qualcuno suggerisca progetti. Così i nostri rappresentanti a Roma non si fanno prendere alla sprovvista.
AstiOltre










