All’evento Scuola Aperta di sabato 29 novembre, l’IIS “P. Andriano” di Castelnuovo Don Bosco ha dedicato uno spazio speciale all’Erasmus, trasformando l’open day in una vera occasione di racconto e condivisione del percorso europeo intrapreso dall’istituto. Da oltre un anno, infatti, docenti e personale vivono un intenso periodo di mobilità, formazione e scambio professionale che ha già prodotto ricadute significative sulla didattica.
La professoressa Francesca Scaravaglio, referente Erasmus, ha introdotto l’incontro spiegando: “stiamo per concludere la mobilità a breve termine che ha coinvolto il personale della scuola. Abbiamo pensato di ripercorrerne le tappe attraverso un video e gli interventi dei docenti, per condividere con l’utenza la ricaduta didattica di quanto appreso”. Una formula che ha trasformato l’Open School in un’efficace iniziativa di disseminazione.
Esperienze in Europa e ricadute concrete in classe
Circa un centinaio di visitatori, suddivisi per indirizzo: manutentori, socio-sanitario e informatici, ha seguito il racconto delle diverse mobilità, conoscendo nel dettaglio come il personale abbia potuto osservare e sperimentare modelli educativi differenti dal sistema italiano.
La professoressa Carla Pozzo, referente del sostegno, ha condiviso la propria esperienza in Finlandia: “ho avuto la possibilità di confrontarmi con un sistema scolastico molto diverso dal nostro. Le classi speciali dedicate alla disabilità, gli strumenti, gli spazi e i locali permettono attività perfettamente calibrate sui bisogni reali degli alunni”.
Stimolanti anche i corsi di lingua svolti all’estero. La docente Vanda Peira, reduce da un periodo di studio a Dublino, ha osservato: “per una conoscenza più approfondita servirebbe una full immersion di qualche mese, ma la professionalità degli insegnanti irlandesi mi ha fornito suggerimenti utili per affrontare alcuni argomenti, come l’educazione civica, e valutarli in modo innovativo”.
Il boom della realtà virtuale: visori, progetti e un duello tra Pokémon
Grande curiosità ha suscitato fra famiglie e ragazzi la parte dedicata alla tecnologia. La professoressa Cristina Rossino, che ha frequentato il corso su VR e AI, ha spiegato: “mi sono resa conto che la VR può essere fruibile anche in materie apparentemente poco tecnologiche come la storia”. Proprio da questo percorso è nato un prodotto virtuale su Anna Frank, realizzato con la collega di inglese Francesca Villata.
Grazie ai visori acquistati dall’istituto, la realtà virtuale è destinata a diventare una pratica curricolare. A dimostrarlo sono stati due studenti dell’indirizzo informatico, che hanno coinvolto il pubblico in un gioco da loro creato: indossati i visori, genitori e ragazzi si sono sfidati in un vivace duello tra Pokémon.
Un progetto che cambia la scuola
Il riscontro del personale coinvolto è stato unanime, come sintetizza la referente Scaravaglio: “Erasmus è davvero più di un progetto, è un’esperienza che cambia”. L’avvio del percorso risale al 2024, quando il Castigliano di Asti e la sede associata Andriano ottennero un finanziamento europeo da 54.837 euro, da investire in 18 mesi. Gli obiettivi individuati erano due: potenziamento delle competenze linguistiche e acquisizione di pratiche didattiche e valutative innovative.
Le azioni progettate hanno previsto un corso universitario a Wuppertal sulle tecnologie innovative (VR e AI), esperienze di job shadowing in Finlandia e corsi di inglese in Irlanda. Complessivamente sono partite 23 persone, selezionate tramite bando interno.
Verso una scuola sempre più internazionale
La dirigente scolastica Martina Gado ha sottolineato: “rinnovamento didattico, inclusione e dimensione europea sono gli obiettivi che ci hanno guidato”. E in questa direzione l’istituto continuerà a muoversi, con l’accreditamento 2025-2027 e il progetto VET per tirocini all’estero.
L’Open School ha così offerto ai futuri studenti e alle loro famiglie non solo un momento informativo, ma una finestra concreta su una scuola che si apre all’Europa e che porta nella quotidianità della didattica le competenze maturate oltre i confini nazionali.