La corsa verso un Piemonte più sostenibile vede il territorio astigiano giocare una partita importante, specialmente sul fronte della riduzione degli scarti non riciclabili. Secondo l'ultima analisi fornita dall’Osservatorio Rifiuti della Regione, la provincia di Asti ha dimostrato una buona capacità di contenimento, registrando nel 2024 una produzione di rifiuto indifferenziato pari a 144 kg per abitante.
Si tratta di un dato rilevante poiché posiziona l'Astigiano ben al di sotto della soglia di riferimento per l'anno in corso, fissata dalla normativa a 159 kg pro capite, e fa meglio della media regionale che si attesta a 163 kg.
La situazione nel capoluogo e il confronto territoriale
Scendendo nel dettaglio comunale, la città di Asti presenta numeri che, seppur positivi in termini percentuali, mostrano margini di miglioramento sui volumi pro capite. Il capoluogo ha raggiunto il 66,6% di raccolta differenziata, superando la soglia psicologica e normativa del 65%. Tuttavia, la produzione di rifiuto urbano residuo in città è pari a 163,1 kg per abitante, un valore leggermente superiore all'obiettivo prefissato di 159 kg e più alto rispetto alla media provinciale.
Nel panorama piemontese, la provincia di Asti si colloca in una posizione di metà classifica virtuosa: fa meglio di Vercelli (155 kg), del Verbano-Cusio-Ossola (158 kg) e distanzia nettamente Alessandria (171 kg) e Torino (182 kg). Resta però ancora distante dalla "lepre" della regione, la provincia di Novara, che con soli 102 kg pro capite ha già raggiunto gli obiettivi previsti per il 2025.
Il quadro regionale: Piemonte in crescita
Allargando lo sguardo oltre i confini astigiani, il Piemonte conferma il suo trend positivo. La raccolta differenziata a livello regionale ha toccato il 68,9%, guadagnando un ulteriore punto percentuale rispetto all'anno precedente. Ogni cittadino piemontese ha separato circa 360 kg di rifiuti, lasciandone nel sacco dell'indifferenziato 163 kg.
L'assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti: "Queste cifre ci consegnano un Piemonte in netta crescita che conferma un trend positivo e costante”, ha commentato, sottolineando come superare il 68% sia un traguardo frutto dell'impegno congiunto di amministrazioni e cittadini. "Dimostrano un senso di responsabilità sempre maggiore", ha aggiunto.
Obiettivi futuri e investimenti
La sfida ora si sposta sui prossimi traguardi: la legge regionale impone di scendere sotto i 126 kg di indifferenziato per abitante entro il 2025. Per supportare questo percorso, la Regione ha messo sul piatto risorse importanti. Sono stati stanziati 3,5 milioni di euro per il biennio 2024-2025, destinati a riorganizzare i servizi e incentivare il passaggio alla tariffa puntuale.
Inoltre, guardando al 2026, saranno disponibili ulteriori fondi per oltre 14 milioni di euro (fondi Fesr 2021-2027), di cui una parte consistente sarà dedicata allo sviluppo di tecnologie di riciclaggio, fondamentali per chiudere il cerchio dell'economia circolare anche nel territorio astigiano.