Eventi | 06 dicembre 2025, 11:52

Forza Italia porta ad Asti gli “Stati Generali della Casa”: professionisti e istituzioni a confronto. Zangrillo: "La casa è il cuore della società"

Allo Spazio Kor mattinata di dibattito su urbanistica, edilizia e nuove esigenze abitative. Ad Asti i nuclei in carico ai Servizi sociali sono passati da 168 del 2020 a più di 800

Asti diventa per un giorno la capitale del dibattito sull'abitare. Si sono svolti questa mattina presso lo Spazio Kor gli “Stati Generali della Casa”, evento organizzato da Forza Italia per mettere a confronto istituzioni, ordini professionali e attori economici su un tema cruciale per lo sviluppo del territorio. Un appuntamento che ha visto la partecipazione dei vertici regionali e nazionali del partito, a partire dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e dall'Assessore regionale Marco Gabusi.

I lavori si sono aperti  con i saluti istituzionali affidati ai rappresentanti locali del partito: Debora Biglia, consigliere regionale azzurro, Marco Galvagno, segretario provinciale, e Maurizio Toscano, segretario cittadino. che ha detto: "Se gli affitti brevi prendono piedi in modo incontrollato, diminuisce l'offerta degli affitti stabili e inevitabilmente i prezzi degli affitti aumentano e la casa diventa meno accessibile. Servono quindi regole, ma regole chiare e snelle, che non puniscano chi si comporta bene, perché a volte il rischio delle nuove regolamentazioni è quello".

Intervenuto anche il sindaco si Asti Maurizio Rasero.

Le riflessioni sono ruotate intorno al Piano Casa Italia del governo che consiste in una strategia nazionale per combattere il disagio abitativo attraverso la rigenerazione urbana, il recupero del patrimonio esistente e incentivi per l'efficienza energetica, con fondi da 560-660 milioni di euro slittati al 2028-2030.

La voce degli esperti: il territorio chiede risposte

Il primo panel della mattinata, intitolato “Le esigenze del territorio: voce agli esperti”, ha messo subito al centro le questioni tecniche e le sfide quotidiane del settore edilizio. Al tavolo si sono alternati i presidenti degli ordini professionali astigiani: Donatella Curletto (Geometri), Maurizio Pugliese (Architetti) e Carlo Fornaca, presidente di Cassa Edile e Ance Asti. Un confronto diretto per analizzare lo stato di salute del comparto e le necessità di chi progetta e costruisce le nostre città.

Pianificazione e futuro

A seguire, il focus si è spostato sulla visione strategica con il secondo panel “Pianificare il futuro: urbanistica, innovazione, efficacia”. Protagonisti del dibattito il senatore Roberto Rosso, responsabile nazionale del Dipartimento Casa di Forza Italia, e Paolo Ruzzola, capogruppo azzurro in Regione Piemonte. Al centro della discussione, le nuove normative e gli strumenti necessari per un'urbanistica che sappia coniugare sviluppo e sostenibilità.

Rosso, relatore al Senato del Testo Unificato sulla Rigenerazione Urbana, enfatizza la necessità di demolire e ricostruire il patrimonio immobiliare obsoleto, partendo da un fondo nazionale di 250 milioni annui per interventi mirati. In Piemonte, il piano regionale si concentra su semplificazione burocratica e sostegno alle famiglie: dagli sgomberi raddoppiati a Torino (con 100 casi in più nel 2025) alla tutela delle periferie come il Villaggio Snia, il modello prevede incentivi fiscali per efficientamento energetico senza obblighi punitivi. "La casa non è solo un bene materiale, ma un pilastro della vita degli italiani", ha dichiarato Rosso, sottolineando come il piano miri a muovere economia, lavoro e investimenti, con un focus su giovani coppie e anziani in contesti rurali come Asti.

"Mancano 200/300mila alloggi di edilizia popolare", ha detto.

Abitare come comunità

Il terzo e ultimo momento di confronto, “Abitare bene: diritti, opportunità, comunità”, ha allargato lo sguardo alla dimensione sociale ed economica della casa. Ne hanno discusso Enrico Fenoglio (Presidente Fimaa e Confcommercio Asti), Mario Sacco (presidente Confcooperative Piemonte Sud) e Roberto Giolito, dirigente del Settore Politiche Sociali del Comune di Asti, evidenziando come il tema abitativo non sia solo una questione di mattoni, ma di servizi e qualità della vita.

In un territorio dove mancano gli alloggi di edilizia popolare Confcooperative ha realizzato una relazione "il nuovo disagio abitativo riguarda il ceto medio - ha sottolineato Sacco.

"Ci stiamo proiettando verso l'housing sociale", ha aggiunto. In Piemonte c'è legge sulle cooperative che è purtroppo ferma. Riguarda i rientri delle persone che pagano, mi hanno detto che servono studi per verificare la fattibilità".

Roberto Giolito ha sottolineato l'aumento esponenziale della povertà e dei nuclei in carico.

Nel 2020 Asti contava 168 nuclei in carico, mentre nel 2024 sono arrivati a 863.

"Stiamo riscontrando che tutto ciò influenza la qualità della vita è le spese sanitarie. Le persone non si possono più curare e i costi sono altissimi anche per la collettività".

Fenoglio ha sottolineato come il mercato immobiliare di Asti non sta crescendo per via della mancanza di industrie "I prezzi non sono alle stelle e gli affitti sono equi".

Debora Biglia, ritirando la relazione di Confcooperative ha rimarcato la volontà di lavorare in Regione per il territorio.

A tirare le fila della mattinata sono stati i big della politica regionale e nazionale. Le conclusioni sono state affidate al ministro Paolo Zangrillo, che ha tracciato la linea politica del partito sul tema casa, ribadendo l'impegno del governo e della Regione per sostenere il settore.

"Il tema casa è prioritario per il Paese. Non è solo un valore economico, è un valore etico, il momento in cui si stabiliscono le relazioni. Dalla casa si sviluppa la società. Dobbiamo difendere il suo valore".

A chiudere gli interventi il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore ai Trasporti Marco Gabusi che hanno annunciato l'apertura dell'Asti Cuneo dal 30 dicembre. Taglio del nastro ad aprile con il ministro Salvini.

Il presidente ha annunciato anche lo stanziamento di 18 milioni per la Casa.

Betty Martinelli

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Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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