Attualità | 07 dicembre 2025, 06:58

Luciano Bandoli: spegne l'uniforme, accende memorie

Dopo 35 anni di servizio come capo reparto del Turno B, 'figlio d'arte', lascia i vigili del fuoco, portando con sé un'eredità di competenza e cameratismo profondo

Luciano Bandoli con il presidente della Fondazione CrAsti durante una donazione

Luciano Bandoli con il presidente della Fondazione CrAsti durante una donazione

Luciano Bandoli, capo reparto di lunga esperienza, ha chiuso il suo capitolo nei vigili del fuoco astigiani con il collocamento a riposo dal primo dicembre, dopo oltre tre decenni e mezzo di dedizione al soccorso pubblico.

 Figlio di Sergio Bandoli, che aveva servito al comando VVF locale fino agli anni Ottanta, Luciano ha ereditato non solo la tradizione, ma un ethos di sacrificio quotidiano, affinando il suo ruolo come caposezione del Turno B.

 Due anni trascorsi al distaccamento di Alba ne hanno consolidato la presenza sul territorio, rendendolo un pilastro discreto per la sicurezza piemontese.

Questa transizione non è mera formalità, ma eco di una vita spesa a intrecciare formazione e azione, dove ogni turno diventava opportunità di crescita collettiva. 

In un corpo forgiato da emergenze imprevedibili, Bandoli ha saputo trasformare il dovere in legame fraterno, lasciando un'impronta che va oltre gli atti formali.

La carriera di Bandoli brilla per specializzazioni che ne delineano la versatilità: responsabile operativo regionale USAR Medium (Urban Search and Rescue), esperto nella ricerca di superstiti tra macerie di edifici e strutture. Istruttore in estricazioni da incidenti stradali, ha concepito un automezzo innovativo per veicoli moderni, elevando l'efficacia degli interventi.

 Membro del gruppo regionale su materiali estinguenti e operatore SAF (Speleo Alpino Fluviale), ha navigato scenari estremi con maestria.

Queste competenze si sono concretizzate nelle grandi calamità italiane – terremoti, alluvioni –, dove la sua professionalità, unita a un'abnegazione contagiosa, ha motivato i colleghi durante addestramenti e operazioni. 

Al comando astigiano, le sue creazioni manuali – installazioni che ornano gli spazi – testimoniano una creatività al servizio della sicurezza, unendo tecnica e ingegno in un approccio umanizzato.

Nell'ultimo giorno, i colleghi del comando provinciale hanno voluto celebrare Bandoli con gratitudine sincera, riconoscendo non solo il suo contributo operativo, ma l'amicizia fraterna che ha permeato 35 anni di carriera. 

Redazione

Leggi tutte le notizie di VACANZE ASTIGIANE ›

Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium